Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

Gipigiata (Gorgonzola)

Era giusto così. Se avessi dovuto scrivere una storia l'avrei scritta così. Ultima corsa di campionato, tenuta e strategia di gara perfetta. Rispetto agli altri anni le temperature di novembre e dicembre sono state ben al di sopra della media stagionale e anche questo ha inciso parecchio nei risultati. Gorgonzola è sempre stata una delle corse più fredde, con gelate ben al di sotto degli zero gradi. Oggi invece solo un po' di leggera nebbia in campagna e nulla più. Alla partenza eravamo veramente in tanti rispetto alle ultime domeniche. Foto di rito e poi partenza veloce. Filippo mi affianca subito accompagnato da Simone, figlio di Massimo, che non vedevo da qualche mese. Per strada dovrebbero esserci già anche Cris e Riccardo. Il ritmo è subito alto, sui 4' 06" al chilometro.

Filippo prova subito ad alzarlo utleriormente ma io non ci penso nemmeno. Mi prende qualche metro di vantaggio, ma già al terzo chilometro lo recupero e continuiamo in maniera costante. Ci affianca anche un runner di Vignate che la scorsa settimana mi aveva affiancato nella volata finale. Proseguiamo in tre per qualche chilometro uscendo dalle vie di Gorgonzola e passando per le campgne verso Gessate. Ad un certo punto il nostro nuovo-compagno aumenta il ritmo e ci lascia indietro. Lo guardiamo un po' stupiti, ma dico a Filippo che bisogna vedere per quale percorso opterà, ed infatti al bivio di Gessate lui svolta per i dodici. Noi giriamo invece a destra per i nostri 21 Km lungo il mezzo chilometro di strada che ho in comune con il mio solito giro di allenamento. Riprendiamo il percorso della corsa di Gessate tra parco, ciclabile e corti vecchie per poi uscire verso il boschetto di Masate. Filippo è sempre davanti a dettare il ritmo. Passiamo precisi al decimo chilometro appena sopra i 41'. In campagna la visuale è leggermente più difficile per la nebbia che si fa più densa. Il terreno diventa molle, pesant e scivoloso in alcuni tratti. Lo subisco un po', come sempre, ma Filippo sembra faccia più fatica. Entriamo lungo l'angusto sentiero del boschetto e qui forse c'è la svolta della nostra corsa. Passo io a tirare. In alcuni punti dobbiamo rallentare forzatamente per riuscire a superare chi ci precede. Quando dopo circa un chilometro ne usciamo sento Filippo un po' distante. Mi raggiunge quasi subito ma rimane alle spalle. Faccio il ritmo sempre sui 4' 06" e ritorniamo nuovamente verso Gessate lungo sentieri di campagna un po' più larghi e compatti. Il passaggio all'asfalto mi sembra manna e siamo già al tredicesimo. Rispetto agli altri anni il percorso cambia leggermente, ma solo per brevi tratti. Quando ritorniamo in campagna sento invece subito che Filippo sta subendo un po' di fatica. Non abbiamo fatto nemmeno un ristoro e sarà così fino alla fine. Vorrei provre ad allungare, ma mi sembra troppo presto. Tengo il ritmo e prendo comunque un po' di fiducia. Sento i passi dietro di me staccarsi leggermente e intorno al quindicesimo chilometro decido di provare la volata finale. In corrispondenza del nuovo passaggio sull'asfalto aumento leggermente il passo e prendo l'unico gel che ho in tasca per non rischiare subito una piccola crisi. Mi accorgo che Filippo è ormai attardato, ma non mi volto a guardare per non condizionarmi. Rimango concentrato su corsa e passo. Ritornonelle campagne tra Gessate e Grgonzola e ricordo perfettamente il percorso in ogni curva e in ogni tratto. Al diciottesimo guardo il cronometro che segna 1h 13' e capisco anche di poter fare un buon tempo. Nell'ultimo tratto in campagna passo Michele intento a fotografare le bellezze della Martesana. Poi è solo l'allungo finale. Apprifitto della curva a gomito prima di entrare nuovamente tra le vie di Gorgonzola per controllare la situazione alle mie spalle. ma di Filippo nemmeno l'ombra. Prendo fiducia e non mollo. Le caviglie mi fanno un po' male per tutte le sconnessioni dei sentieri subite fino al momento. Svolta a sinistra, poi destra poi ancora sinistra, poi ancora a destra, parchetto e poi l'agognato rettilineo sul Naviglio poco prima dell'arrivo. Dò tutto. Non mi interessa il personale, ma solo coronare con una vittoria l'ultima corsa di questa stagione, per certi versi perfetta e per altri da dimenticare. Arrivo in solitaria, in mezzo a tantissima gente, come ogni Gipigiata, la corsa degli amati/odiati cugini. 1h 26' 23" che in una mezza competitiva potrebbe anche valere un nuovo personale. Per oggi invece vale come il finale perfetto. Ma da domani è già pronta una nuova sfida...  tra sette giorni.