Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

Raffreddore

Fortunatamente è arrivato in questa settimana e non prima. Adesso posso accettare tutto, quel che dovevo fare l'ho fatto. Non sapevo se uscire comunque stasera vista la condizione precaria, ma si sa, quel che non uccide fortifica, per cui mi sono infilato pantaloni felpati e maglia pesante e sono andato. Non mi ha mai dato problemi correre col raffreddore, anche perchè, quando non è accompagnato da influenza, correre è l'unico momento della giornata in cui poi riesco a respirare bene. Infatti non ho fatto per nulla fatica, anzi. Appena arrivato sul Naviglio la sensazione di spossatezza che mi aveva accompagnato per tutto il giorno è svanita e addirittura ho cominciato mantenendo un'andatura di tutto rispetto.

Non so esattamente a quanto, anche perchè sprovvisto anche stasera della luce frontale vista la nitidezza della sera seppur con le nuvole. Ma le gambe hanno girato a mille, spingendo, cercando di far uscire tutto lo stress di queste ultime giornate. E devo dire ci sono riuscito bene. Al giro di boa dei 12 Km, accompagnato dalla pioggia che ha cominciato a cadere, ho abbassato il ritmo e sono ritornato a casa con calma. Stranamente non ho incrociato nemmeno un runner, nemmeno un ciclista, nessuno. Le gambe, soprattutto i quadricipiti, si sono stancati presto ancora influenzato dalle fatiche di domenica, ma sono rientrato con un buon 52' 28", che significa che sto recuperando. Nessuna fretta, anzi. Intanto il freddo sta arrivando piano piano, le temperature si abbassano e l'aria sa sempre più di neve. Ma tanto a noi non ci ferma nessuno.