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La normalità della pausa

Una settimana di stop che è coincisa con la settimana di pausa post-maratona. Nulla di anormale. Anche se in realtà i quarantadue chilometri non li ho mai finiti. Più un lungo. Ma le sensazioni del dopo gara sono state comunque da post-gara-vera. Male ai quadricipiti, stanchezza diffusa. Forse gli effetti anche della tensione agonistica e di una corsa, seppur più breve, che ho vissuto intensamente senza risparmiarmi, finché sono riuscito. Ed ogni giorno che passa la voglia di rivincita aumenta sempre di più.

Nel frattempo mi sono goduto anche la maratona di Roma, dalla televisione (evito i commenti sulla telecronaca del buon Bragagna, dato che sui social già ieri non sono stato proprio gentile nei suoi confronti, anche se ho poi verificato che non sono l'unico a pensarla così). Invidia allo stato puro. Ci avevo anche fatto un pensiero quando la situazione con il tibiale non si stava mettendo per il verso giusto. Quando non si corre (e ultimamente in questo sto diventando un esperto) ci si attacca a qualsiasi occasioni per sentirsi parte di un mondo che manca. Anche se spero che a breve la situazione torni alla normalità. Non vorrei ripartire da zero per l’ennesima volta.

Ho provato anche a pensare, immaginare, possibili scenari futuri. La maratona autunnale, le prossime gare sui diecimila o mezza, qualche gara sul miglio, la Monza-Montevecchia alle porte. Ma, fino a quando non avrò un responso certo sui problemi attuali, sono programmi che rimarranno solo sulla carta. La voglia e la determinazione per provarci di sicuro non mancano. Anche perché ho voglia di reindossare la nuova divisa dei Corro Ergo Sum Runners. E non da solo.

Domani nuova visita di controllo dal dott. Migliorini. Speriamo abbia qualche buona notizia da darmi. In questi giorni ho solo pensato a disinfiammare la gamba. La sensazione che ho è che sia migliorata, ma forse non ancora del tutto. Mi piacerebbe provare a fare qualche chilometro per saperne di più, ma dovrò aspettare ancora ventiquattr’ore. È quasi un sollievo pensare che quest’anno non correrò la Wings for Life World Run ma sarò sull’auto che apre la gara, perché la voglia di esserci non avrebbe sicuramente giovato al giusto recupero. Intanto ricordate di iscrivervi (e di unirvi al Team Corro Ergo Sum Runners). Quello è un appuntamento assolutamente da non lasciarsi scappare.