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Periostite

E' stata solo la conferma. Periostite. E i giorni di pausa/riposo che ne stanno conseguendo servono solo a rimediare al danno. Perchè se non è una gamba è l'altra e se non è un muscolo è un tendine. Non credevo che diventando un runner avrei anche aumentato la mia conoscenza dell'anatomia umana. In fondo, da tutto c'è sempre da imparare qualcosa.

Il referto ritirato proprio questa mattina dell'esame ai raggi-x, fatti solo per scongiurare una possibile frattura da stress (che come immaginavo non c'è stata), parla di "ispessimento focale medio-diafisario sul versante interno della tibia". Compatibile appunto con la periostite (che è un processo infiammatorio a carico del periostio, la membrana connettivale che avvolge le ossa del corpo). Infiammazione che, come tutti i processi infiammatori, va poi ad interessare tutto quello che è il contorno al punto focale. Nel mio caso oltre al tibiale, anteriore e posteriore, anche il soleo. Ho continuato per tutta settimana i processi di disinfiammazione dopo la seconda visita dal dott. Migliorini. Crioterapia (terapia del freddo) e stretching. Oltre alle terapia medicali più dirette, mesoterapia per la membrana e ancora fibrolisi per sbloccare definitivamente il soleo. Ormai sono un esperto.

Ma la cosa che non mi sarei aspettato di sentirmi dire così presto è stata quella di correre. Piano e poco. Ma correre. E più bella notizia non ci sarebbe potuta essere. Ancora qualche giorno, tre per l'esattezza, ma domenica mattina sarà il momento del ritorno. Anche perchè, così facendo, avrò il modo di far controllare gli eventuali effetti collaterali alla prossima visita. La cosa più bella è quella di poter riprendere senza avere alcuna ansia da prestazione. Nel senso che che non avendo programmato nulla di importante a breve termine (a parte la possibile MoMot insieme a Franco) avrò tutto il tempo di riprendere con calma, scongiurando eventuali possibili, e non desiderate, ricadute. A parte quelle congenite dovute all'età. Ho voglia di correre. Semplicemente correre. Quella che da molti è considerata la medicina per curare tutti i mali. Anche quelli della corsa.