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Sono diventato anch'io un #influencer

Oggi mi sento un influencer. Ma solo perché da tre giorni ho l'influenza. E la febbre, si sa, fa sragionare. Ci vuole calma, riposo e pazienza per recuperare. Per ritrovare quelle energie fisiche e soprattutto mentali per ritornare ad essere normali. Runner e giornalista

#influencer

Sono tre giorni che convivo, giorno e notte, con questa influenza che proprio non se ne vuole andare. Il termometro segna costantemente trentotto-e-mezzo la sera, il mal di testa è ininterrotto e in progressivo aumento, i dolori a muscoli e ossa un supplizio da tortura. Una maratona in confronto è una passeggiata. Ah già, la maratona! Ormai i programmi per la Firenze Marathon sono saltati e andranno riaffrontati quando finalmente riuscirò a ritornare a correre. Cosa che al momento mi sembra talmente lontana che non ci sto neanche pensando. 

Nell'articolo pubblicato qualche giorno fa ho detto una sacrosanta verità ed oggi (e nei giorni scorsi) ne abbiamo avuto la riprova: quando ci sono i sentori dell'influenza una corsa sistema tutto. O la fa passare in un attimo con una bella e sana sudata o la fa immediatamente arrivare senza riserve. Una bella scommessa, dato che tutti vorremmo sempre che fosse il primo caso a riguardarci. Ma purtroppo, questa volta a me, è capitata la busta numero due. E in questo caso non c'è davvero molto da fare, se non sperare di guarire il prima possibile. Ma questa volta sembra che le sue intenzioni non siano delle più amichevoli.

Credo fosse già qualche anno che non mi ammalassi seriamente, soprattutto con il termometro a raggiungere livelli di guardia. Ma anche le malattie sono cicliche. Fortunatamente, per lo meno, è capitato in una settimana in cui gli impegni tutto sommato erano prorogabili. Evidentemente il mix corsa-lavoro, in questo periodo abbastanza incasinato, ha dato il là, insieme al cambio di stagione (che tra l'altro è autunno di mattina ed estate al pomeriggio), allo scatenarsi del virus. 

Dovrò fare due calcoli per capire come procedere verso Firenze. Se la tabella attuale non dovesse più andare bene, probabilmente recupererò quella utilizzata nel 2014 per preparare la Milano Marathon in sei settimane. Tutto è fattibile, ma adesso è davvero necessario guarire bene prima di ricominciare, senza rischiare di prolungare ancora di più l'agonia. Adesso però non copiatemi... rimango un influencer solo fino a quando non sarò guarito.