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Salomon Speedcross 5 e Sonic RA 2: dal sentiero alla strada

Non c’è terreno che tenga. Questo sembra voler dire Salomon presentando il nuovo modello da strada Sonic Ra 2 e le classiche off-road Speedcross 5. Strade diverse che si rincorrono, si intrecciano, si sfidano con un unico obiettivo. Non fermarsi mai. 

Per tutti gli amanti del running Salomon è sempre stato sinonimo di trail. Tutti coloro che almeno una volta hanno provato a sfidare i sentieri hanno indossato un modello della casa francese. Skyrace tecnici, single track in mezzo ai boschi, lunghi trekking su strade bianche e pianeggianti, sterrati sassosi o infinite dune nei deserti. E oggi (che gli urban trail non sono più utopia) anche asfalto. Strada. Città. Un modo per vivere qualsiasi terreno sempre con la stessa filosofia. Per accarezzare la strada o aggredirla, in base all'occasione.

Premessa

Preciso che questa non vuole essere una mera copiatura della scheda tecnica di ogni singolo modello come se ne trovano in molti altri siti, né tantomeno un documento esplicativo di tutte le loro caratteristiche, ma un articolo in cui raccontare (come sempre) la mia personale esperienza e il mio pensiero e analizzare le principali sensazioni, criticità e novità delle scarpe che utilizzo quotidianamente durante tutti i miei allenamenti.

Speedcross 5

La nuova Salomon Speedcross 5 sembra essere nata da una magia. Tradizione e innovazione mescolate alla perfezione. Il design e le caratteristiche classiche del modello Speedcross, unito alle novità regalate dall’esperienza e dalla tecnologia. Vecchio e nuovo che si fondono per dare forma e vita ad una scarpa senza precedenti. 

A prima vista sembrano essere il prodotto di una rivisitazione in chiave lifestyle di un modello trail. Ma le curve morbide, l’alta conchiglia sul tallone, la pulizia della tomaia e la forma slanciata sono solo il preludio a quello che il piede proverà una volta indossate. 

La suola, la parte forse più importante per una scarpa destinata al trail, è stata ridisegnata inserendo tasselli in gomma più grandi e distanziati tra loro, orientati in due direzioni per essere protagonisti sia nelle fase di spinta che in quelle di frenata. La calzata (grazie alla soletta Ortholite) è estremamente comoda. Questa la primissima sensazione appena infilate. Il piede affonda all’interno della talloniera in gomma che lo protegge e allo stesso tempo rende più stabile e corretto l’appoggio. Sensazione amplificata dalla tomaia elettrosaldata, liscia e in pezzo unico, che aderisce perfettamente al piede anche grazie all’aiuto della pluritestata allacciatura Quicklace (caratteristica delle scarpe da trail Salomon, con un laccio scorsoio che viene bloccato e nascosto sotto la linguetta). La linguetta è morbida, a riparare il collo del piede e nascosta all’interno di una retina elastica per rendere la calzata ancora più avvolgente. Il drop è di 10 mm e il peso importante (320 gr). Prezzo di listino 130,00€ disponibile in dieci diverse varianti colore (comprala qui).


Le nuove Salomon Speedcross 5 (trail).

A chi è consigliata Speedcross 5

Speedcross 5 è una scarpa che ha saputo unire le caratteristiche leggendarie dei vecchi modelli, con le richieste e le innovazioni possibili date dalla tecnologia. Un mix perfetto. Una volta indossate si vorrebbe solo correre senza fermarsi mai. Nonostante l’estrema comodità, eviterei sentieri pianeggianti e strade bianche vista la tassellatura della suola, ma la utilizzare maggiormente per trail tecnici, skyrace, percorsi sassosi e in tutte quelle occasioni in cui il fango renderebbe ostile il passaggio a qualunque altra scarpa. Il piacere di averla ai piedi la rende perfetta e adatta anche a gare di media e lunga durata. Ma anche per trekking e speed hiking.

Sonic RA 2

Sonic RA 2 fa parte della famiglia road di Salomon, insieme alle sorelle RA Pro 2 e RA Max 2. Una linea completamente progettata e destinata alla strada, diversa per natura e per concezione dal mondo trail e off-road. Sono due le particolarità tecniche che caratterizzano tutta la famiglia Sonic: la tecnologia Vibe, una particolare mescola che permette la riduzione delle vibrazioni (e quindi della fatica e della possibilità di infortunio) e un maggior ritorno di energia, e il Geometric Decoupling, l’orientamento delle linee di transizione della suola che permette un migliore smaltimento dell’impatto e una migliore transizione della rullata dal tallone alle dita, variando la superficie di scarico (in base al modello). In Sonic RA 2 il Geometric Decoupling divide la scarpa in modo uniforme, distribuendo il carico sulla linea mediana del piede e fornendo un appoggio bilanciato sull’avampiede durante tutta la rullata.

Appena prese in mano e provate mi hanno molto ricordato la calzata Under Armour. Tomaia Sensifit (studiata appositamente per i modelli da strada) traspirante in pezzo unico, senza cuciture, con elementi elettrosaldati per aumentarne la struttura e linguetta ampia e aderente. Tallone imprigionato in una conchiglia con imbottitura presente solamente nelle zone di maggiore sfregamento, per un maggiore supporto durante la corsa. L’effetto iniziale è stato quello di sentirle molto ampie nell’avampiede. Sensazione però ribaltata subito al primo utilizzo, dove si sono dimostrate invece fascianti e aderenti (soprattutto nella zona esterna in corrispondenza delle fasce di rinforzo). Suola ed intersuola, caratterizzate anche esteticamente da Geometric Decoupling e Vibe, garantiscono un drop di 8 mm. Il peso è di circa 260 gr. Prezzo di listino 140€ (comprala qui).


Le nuove Salomon Sonic Ra 2 (strada).

A chi è consigliata Sonic RA 2

Sonic RA 2 non è una scarpa destinata ai soli amanti di Salomon. È una scarpa universale, dotata di un perfetto equilibrio tra ammortizzazione e reattività. Fatta per gli allenamenti più variati, dove non si ricercano solo comfort e comodità, e per le gare più sostenute, in cui rapidità e stabilità sono più importanti. Più adatta per chi privilegia una calzata stretta e avvolgente, è una scarpa pensata comunque per tutte le distanze (in base al proprio ritmo), dalle 10 Km fino ad arrivare anche alla maratona, ma che sa regalare il meglio di sé quando il passo si fa un po’ più veloce.