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Nike Air Zoom Elite 7

Interessanti. Devo dire che tra le scarpe di casa Nike che ho provato in questi mesi è il modello che più mi ha incuriosito e soddisfatto. Reattiva, drop ribassato, giusta ammortizzazione, sostegno e buona calzata. Sono solo dovuto stare attento a non stringere troppo i lacci che la fanno aderire perfettamente al piede. E poi bella anche a vedersi. Saranno i colori o i materiali, ma anche l'occhio vuole la sua parte. E probabilmente la influenza. L'ho usata nel lento, nel medio, nel veloce. Potrei quasi dire di aver trovato la scarpa di cenerentola. Non è facile avere il giusto feeling con il proprio piede, ma sembra che la Nike Air Zoom Elite 7 sia stata fatta per stare sui miei. 


Nike Air Zoom Elite 7

La primissima sensazione avuta è stata il supporto all'avampiede. L'unità Zoom inserita nella parte anteriore della scarpa dà contemporaneamente spinta e aiuto nel momento di carico. Come se la scarpa stessa dicesse spingi. Zoom di nuova generazione e drop ridotto a 8 mm invece nella parte posteriore, la rendono reattiva e adatta più ad allenamenti e gare veloci. Davvero una buona co-reazione tra le parti che assistono la rullata in tutte le sue fasi. Da provare.

Il peso è da leggera, 263 gr (nel mio numero 44,5 EU/10,5 US), modello a cavallo tra le A2 e A3. Da sconsigliare sicuramente a chi ha qualche chilo in più. La tomaia in mesh è leggerissimama resistente. Non usuale l'allacciatura obliqua che segue il collo del piede e che lo rende un tuttuno con la scarpa. La linguetta, piatta ma imbottita, non si muove di un millimetro. Interessante anche l'utilizzo del flywire con il rinforzo dei lacci (forse più funzionale su questo modello che in quelli più leggeri/free) che contribuisce a mantenere fermo e solidale il piede con la Elite nella zona dell'area mediale e dell'arco plantare.

Due sono invece i dubbi che mi hanno lasciato. Non ho capito se è stato inserito un rinforzo nella parte esterna/posteriore del tallone o se è stata utilizzata una diversa densità di materiale tra zona interna ed esterna. Oppure se è stata solo l'effetto della calzata con l'allacciatura obliqua che lega la scarpa in maniera differente rispetto agli altri modelli. In ogni caso la sensazione è stata quasi di un ammortizzamento eccessivo (ma senza rimbalzo) verso l'interno. Nota quasi dolente invece l'eccessivo consumo del battistrada. Ma questo è un punto su cui stanno cadendo quasi tutte le marche. La ricerca del minor peso porta all'utilizzo di mescole sempre più leggere e che hanno resistenza ed usura maggiore. Se con certi modelli ho corso 800/1000 Km gli utlimi non hanno più avuto certamente la stessa durata. Compromessi.

L'estetica non è certo uno dei parametri che dovrebbero interessare principalmente ad un runner, ma certo correre con un paio di scarpe che piacciono è uno stimolo in più. E l'abbinata di colori giallo, nero, fucsia delle Elite 7 è ciò che di meglio Nike (mi) poteva offrire. Che altro aggiungere? Per me, promosse.