10K Chrono di Monza [A2]
Se ripenso alla corsa di ieri vedo solo scorrere la strada. Non ho pensato ad altro. Solo a correre. Vedo i sampietrini bagnati, le lastre di pavé che specchiano i negozi del centro. Sento la sabbia delle fughe tra le mattonelle che stride sotto le scarpe, gli schizzi di acqua che inondano le gambe. Lo sguardo fisso davanti a qualche metro, attento al rumore dei passi di fianco e dietro. Luce soffusa, il rumore del respiro affannato. Difficile distinguere il mio e quello degli altri. Poi sento il boato dei piccoli gruppi di amici-tifosi degli avversari che mi risvegliano di soprassalto dopo una curva, prima di un ponte, attorno al gonfiabile dell'arrivo. Mi sono sentito come in trance. Come un sonnambulo risvegliato all'improvviso dal microfono sotto il traguardo.