Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

Il tempo tra le dita

Sapevo che oggi non sarebbe stata una gran giornata, ma pensavo solo per i postumi dell'allenamento di ieri. Guardandomi allo specchio dello spogliatoio mentre mi cambiavo ho anche storto un po' la bocca per l'abbinamento completamente sbagliato canotta bianca/blu e pantaloncini giallo-flu/grigio. Ma dopotutto sarebbe stato solo un lento sul Naviglio, per cui un occhio lo avrei potuto anche chiudere. Ma quando ho preso in mano il garmin e il cinturino mi è rimasto tra le dita ho capito che al peggio non c'è mai fine. Contrattempo non tanto per gli allenamenti di oggi e domani, che potrei benissimo correre senza gps, quanto per quello di domenica al Giro del Lago di Endine, in cui ho in programma le ripetute lunghe. E mi sa che mi toccherà inventarmi qualche stratagemma visto che prima della prossima settimana non riuscirò a cambiarlo.

Leggi tutto

Allenamento alla Bavisela (Trieste)

La mia rivincita me la sono presa. E non tanto per un tempo finale migliore, ma per essermi riuscito a godere fino in fondo una corsa che lo scorso anno era stata una sofferenza. Probabilmente anche sapere di dovere svolgere solo un allenamento ha fatto la sua parte. Ma quando dopo un quarto d'ora di corsa mi sono reso conto di essere a picco sul mare lungo la costiera che porta a Trieste con l'acqua calma e l'odore di salsedine che risaliva la costa, la giornata ha preso tutta un'altra piega. Nei rari iniziali tratti in cui l'acqua blu si intravedeva mi sono goduto lo spettacolo. Mare calmo, nessun segno di bora, sole a tratti. Chi non sarebbe voluto stare al mio posto. Non so quanti di quelli che mi circondavano se ne siano resi conto. Di sicuro essere lì in quel momento, con la sola preoccupazione di portare a casa un po' di chilometri a buon ritmo senza dovermi preoccupare del tempo finale è stato un vantaggio. Uno stato mentale pronto a raccogliere tutto quello che la giornata ci ha regalato. Momenti e sensazioni da rispolverare quando sarà la fatica a voler prendere il sopravvento.

Leggi Tutto

Ripetute 14x100 salita + 12x200 40" rec. 2'

Avevo un po' sottovalutato l'allenamento di oggi, anche se però ero curioso di provarlo. Ripetute in salita e ripetute brevi in pista. Non che non lo avessi già fatto, ma distanze e ritmo e gambe a novembre erano diversi. E soprattutto gli obiettivi. Volevo vedere come avrei reagito in pista dopo una buona dose di salite. Salite per allenare e potenziare le fibre rapide. Ma salite anche per accumulare acido lattico nelle gambe prima delle serie in piano. Mi sono divertito anche se pensavo che sarebbe stato un allenamento decisamente più rapido e indolore. Non credevo di arrivare a correre 16 Km. E fortunatamente i ventuno di domenica non si sono fatti sentire. Quindi direi buona la prima.

Leggi tutto

Futuro semplice e futuro anteriore

Ormai è diventata prassi la sgambata pre-gara del sabato mattina. A dir la verità a quest'ora saremmo dovuti essere già in viaggio verso Padova per la doppietta mezza-maratona. Ma abbiamo tutto il giorno. Non ho idea di cosa sarà domani. Ho preparato tutt'altre gare fino ad ora e tolta la Stramilano corsa insieme a Chiara non ho più corso i ventuno. Di sicuro la velocità è aumentata, ma quello che più mi spaventa (oddio spaventa è una parola grossa) è la distanza. Farò tutto a sensazione. Anche perchè il clima comincia ad essere determinante in questo periodo e pioggia o sole possono cambiare decisamente una gara. L'arrivo sarà una sorpresa, soprattutto se come calcolato, arriveremo praticamente insieme separati da una manciata di secondi.

Leggi tutto

Ripetute 19x100 salita + 12x200 40" rec. 2'

Non credevo sarebbe stata così dura. Aspettavo le ripetute brevi salita-pista dalla scorsa settimana e già prima di metà allenamento le ho maledette. Non che non le abbia fatte secondo i ritmi previsti, anzi. Tutto è proceduto per il meglio. Ma la freschezza (se così si può chiamare) di sette giorni fa non l'ho sentita. Ormai le distanze erano rodate per cui non ho dovuto verificare tempi e recuperi ma mi sono subito buttato a capofitto nell'allenamento. E i quadricipiti si sono subito arrabbiati. In effetti nelle ultime settimane sto lavorando parecchio (bi-settimanalmente) sul potenziamento. Per questo sono estremamente curioso di vedere quali sono i frutti che potranno portare. A breve ed a lungo termine.

Leggi tutto

Monfalcone al galoppo

Un giorno di riposo e le gambe sono tornate quasi come nuove. Bisogna imparare a riposare. Non mi stancherò mai di dirlo. Riposare non è perdere un allenamento, come restare fermi per un infortunio o un risentimento non è buttare via tempo. Riposare, far recupaerare muscoli, tendini, ginocchia, testa è l'unico modo per evitare gli infortuni e ripartire più forte. L'ho imparato sulla mia pelle. E infatti non mi preoccupo più quando sento di essere un po' troppo lento o pesante. Riposo. Una sana dormita e le gambe diventano come nuove. E correre ritorna ad essere bello, senza quell'inutile fatica per trascinarsi un peso, che sia nelle gambe o sullo stomaco.

Leggi Tutto

Come se nulla fosse successo

Un martedì come tanti altri. Pausa pranzo, sole e corsa lungo il Naviglio da Cernusco a Villa Pompea e ritorno. E' così che funziona. Tanti chilometri in settimana, scarico, recupero, ripetute, fartlek, progressivi, lunghi, lenti. Ogni tanto una gara per verificare il lavoro svolto. E poi ancora scarico, recupero, ripetute, fartlek, progressivi, lunghi, lenti. Quella che cambia è la voglia, soprattutto quando i risultati sono visibili. E cambia il crono negli allenamenti di qualità, quel quid che dà la spinta che serve per andare avanti. Oggi è stato un martedì come molti altri prima. Ma domani si corre ancora per davvero.

Leggi tutto

Followers

Capita che ci siano allenamenti pesanti per tanti motivi. Allenamenti che non si vede l'ora di finire e lasciarsi alle spalle. E ieri è stato uno di quei giorni. Sarà stato il raffreddore arrivato negli ultimi giorni, il caldo intenso della pausa pranzo, la stanchezza dovuta alle ripetute del giorno prima. O la somma di tutto. Ma non vedevo l'ora di tornare nello spogliatoio e farmi una doccia rinfrescante e lasciarmi i soli 8 Km di giornata alle spalle. Ma poi è arrivato quel momento che ha cambiato tutto. Quei momenti. Quelle situazioni che in una gara possono darti la spinta per trasformare in successo una delusione. Una frase lanciata in aria e un saluto veloce. Momenti quasi rubati alla frenesia della corsa.

Leggi tutto

Incontri sub-vicinati del terzo tipo

Quando per puro caso per un istante ho incrociato il suo sguardo non ci ho creduto subito. Credevo di averne viste tante durante le corse lungo il Naviglio, ma quella di oggi mi ha fatto scoppiare in una fragorosa risata sulla strada del ritorno. Non ho saputo resistere. Ed ho quasi inciampato lungo il tratto che da Villa Pompea arriva a Cassina dè Pecchi. Due o tre biciclette che si inseguono e per ultimo un piccolo signore oltre la sessantina. Maglietta e giubbettino, pantaloncini da ciclista, capelli brizzolati. E una maschera da sub al posto degli occhiali. Capisco che il polline dei pioppi possa dare fastidio, soprattutto se uno ne è allergico, ma girare in bici con una maschera di silicone appiccicata alla faccia mi è sembrato un po' fuori luogo. Forse si sarà preoccupato del livello del Naviglio che è stato riempito a pieno regime. 

Leggi tutto

In coda sul Naviglio

E' ormai assodato che uno degli sport preferiti dalla maggior parte dei sedentari-martesani sia uscire tutti insieme nei giorni di festa e inondare la pista cliclabile del Naviglio con la più disparata forma di bici-ciclo-turistiche. Ieri sembrava di assistere ad un esodo di massa nel momento in cui le riserve petrolifere mondiali fossero finite. Una coda unica che partiva dalle vicinanze di Milano e si estendeva fin quasi a Lecco dove l'Adda che noi conosciamo prende vita e forma. Sapevo che avrei incontrato quella carovana nel momento in cui ho aperto le finestre ed ho visto il cielo azzurro, il sole e una quasi calda primavera. Bello che tanta gente venga ispirata dalle limpide giornate primaverili per uscire all'aria aperta, ma più bello sarebbe se la scelta non cadesse in soli tre giorni all'anno, pasquetta, venticinque aprile e primo maggio. E solo quando c'è il sole.

Leggi Tutto

Mezza Maratona di Sant'Antonio (Padova)

Un buon inizio. Mi ero iscritto alla mezza della Maratona di Sant'Antonio a Padova per sfruttare la corsa come allenamento accompagnando Chiara alla sua gara, quella con la G maiuscola. Non ho mai avuto intenzione di rincorrere il cronometro o di fare un qualsiasi risultato strabiliante. Sapevo solo di poter correre a sensazione, senza programmarmi. Sentire il ritmo nelle gambe, ascoltare i segnali del corpo durante la corsa, usare il buon senso. E ne è uscita una conduzione di corsa perfetta. Mi è sembrato quasi di correre col paraocchi concentrato solo su quanto stavo facendo lì in quel momento. Immerso in una dimensione personale seguendo una sola lunga dritta linea bianca che andava dalla partenza fino all'arrivo.

Leggi tutto

Ripetute 2x2000 3' 45" rec. 3' 00"

Come la scorsa settimana, ma un po' più facili. Ormai so riconoscere a tavolino quali siano gli allenamenti più pesanti da quelli un po' più leggeri. Un po'. Perchè una seduta di ripetute resta sempre e comunque una seduta di ripetute. E se non si fa fatica allora non serve nulla. E anche il caldo ha fatto la sua parte. Però sono quegli allenamenti che ti danno la soddisfazione maggiore. Che ti regalano un po' di fiducia. Che ti lasciano qualche conferma in più. Adesso so che domenica alla mezza di Padova potrò provare a tenere un buon ritmo visto che le gambe si son risbloccate. Non so per quanto e soprattutto quale, ma ultimamente ho imparato a stupirmi. Prima e dopo l'arrivo.

Leggi tutto

    Garmin Connect
    Strava