Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

Stravimercate (Vimercate)

Non c'è stato personale, ma sono più che soddisfatto della corsa di questa mattina a Vimercate, soprattutto per le condizioni in cui è arrivata: primo lungo di 30 Km da inizio estate, 12°C quando sono uscito di casa, folate di vento freddo continue, sole caldo dopo metà gara, due ore di sonno nella notte e la testa sbarazzina che a fatica ho controllato. Il freddo è stato l'avversario più temibile alla partenza, dove oggi ero ancora in compagnia di Simone, come la scorsa settimana, e dove ho reincontrato parecchi amici che non vedevo più da un po': Massimo, Michele, Filippo, Paolo, Carmen, Simone, Chiara, Arianna. Manca sempre lo Zio per i suoi problemi fisici, speriamo ritorni presto. Anche con Iacopo è da un po' che non incrocio la strada perchè in preparazione per la sua ultramaratona primaverile.

Io, Simone e Massimo

Partiamo tutti a ritmo lento, anche se il gruppone che aveva deciso di fare la mia stessa distanza era già in strada da più di mezz'ora. La tabella mi impone un ritmo blando per la prima ora, ma sto intorno ai 4' 30" fin da subito. Al primo incrocio già le strade con i miei compagni si dividono e rimango da solo dal primo chilometro. Non è stata una bella sorpresa, speravo di fare almeno una ventina di minuti tutti insieme. Mantengo il passo senza troppa fatica e i primi dieci chilometri sfilano tranquilli. Unica pecca l'assenza completa del chilometraggio lungo le strade. Vado a sensazione senza un reale confronto cronometrico, andando forse anche leggermente troppo veloce. Usciti da Vimercate e passato Arcore, il ritorno verso Concorezzo a sorpresa cambia. Per qualche chilometro rimango anche senza i riferimenti ambientali degli altri anni fino circa al sedicesimo, quando ritorniamo in tratti di campagna conosciuti. Il clima nel giro di un'oretta è totalmente cambiato. Il freddo ha lasciato posto al caldo del sole, inframezzato da violente scariche di vento quando ci troviamo in aperta campagna. Supero un buon numero di runners mantenendo la velocitò quasi costante. Intorno al ventesimo chilometro ho una piccola crisi, ma il ristoro che mi appare un'oasi e due bicchieri di acqua fresca mi fanno rinsavire. Saluto e supero il gruppetto dei nostri partiti in anticipo, prima Arianna con Antonella, poi Federico e Antonio e infine Renzo, tutti tra il ventesimo e il ventiquattresimo. E' il tratto più duro di tutta la corsa, perchè i sentieri che passano tra le campagne sono stati completamente dissestati dal passaggio dei trattori e sono più le strade strette, sassose e oblique di quelle in cui si riesce a correre decentemente. Verso lo scoccare della seconda ora, con qualche minuto di anticipo, cerco di aumentare il passo sui 4' 15" come da allenamento, ma in realtà non conosco minimamente la velocità a cui vado. Mi accorgo solo di aumentare il passo. Cosa anche abbastanza difficoltosa all'inizio, ma poi anche grazie a qualche piccola discesa le gambe si slegano e riesco a farle andare più veloci. Gli ultimi due chilometri e mezzo li faccio insieme ad un ragazzo che prima supero, poi mi raggiunge e si affianca cercando di mantenere il mio stesso ritmo. Mi vede in difficoltà e in alcuni tratti, soprattutto nell'ultimo chilometro, cerca di farmi il passo, dicendomi di aver risparmiato le forze ad inizio corsa. Mi accodo senza timore e allungo fino all'arrivo mentre le gambe cominciano a dare qualche segno di cendimento con qualche piccola fitta di crampi. Non guardavo più il cronometro da una decina di minuti e le lancette si fermano sulle 2h 14' 20". Non personal best, ma tempo sul percorso abbassato di quattro minuti. Per ora va bene così.