Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

Valencia, avanti un'altra

Con la Monza-Resegone è terminata ufficialmente la prima parte dell'anno. Nelle prossime settimane ci potrà essere qualche altra gara molto probabilmente, ma sarà solo ed esclusivamente per divertirsi e non per provare tempi o condizione. Il fisico, le gambe, la testa hanno bisogno di staccare per un po' dalla frenesia dell'agonismo e riprendere fiato. Anche perchè l'autunno sarà qui in un attimo. A settembre sarà già ora di rimettersi in moto seriamente per la maratona novembrina. E questa volta volerò (voleremo) a Valencia, ciudad del running, il prossimo 15 novembre. Iscrizione già fatta (se ne avete intenzione fatelo prima del 30 giugno per avere il prezzo agevolato, nda) e dalla prossima settimana l'unico obiettivo sarà quello. E questa volta non ci potranno essere alibi. Quel quattro scappato a Milano lo scorso aprile dovrà essere l'obiettivo primario, anche perchè adesso sono consapevole di poterlo raggiungere.

In questi giorni farò solo scarico. Ieri 10 Km tranquilli lungo il Naviglio per sciogliere le gambe, oggi qualche altro chilometro in bici per fare riposare le ginocchia un po' doloranti dopo i chilometri di sabato notte, domani chissà. E' strano (o forse no) come ogni anno intorno al mese di luglio la bandelletta del ginocchio sinistro cominci a darmi fastidio. Evidentemente è segno che il carico dei mesi precedenti è stato sufficiente e devo tirare un po' il fiato. Nulla di preoccupante. Meglio che sia ora piuttosto che poi. E intanto posso fantasticare. Provare a programmare qualche gara nel dopo estate (Cariparma Running, Milano City Trail, 30K Maratona di Carpi, Maratonina di Busto Arsizio...), iniziare a pensare a come sarà la preparazione, i ritmi, i tempi. Immaginare quel che sarà la maratona. La prima volta per me all'estero in una quarantadue chilometri. E in mezzo ad una folla di runners a cui non sono abituato. Non più una corsa in solitaria, ma solo una corsa contro il tempo. Sicuramente ci saranno anche facce conosciute. Chiara che mi accompagnerà, Tullio che ci proverà, Fausto che potrebbe anche diventare un compagno. Una corsa ancora tutta da inventare. Per ora ci limitiamo a sognare.