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Quater pass insema tra Pesan e Burnac

E' stato un week-end all'insegna degli impegni sportivi. Ma diversamente da tante altre volte, molto più ludico e rilassante (sempre che di rilassamento si possa parlare quando poi si arriva a casa distrutti). Ma la giusta via di mezzo per divertirsi facendo quello che ci piace. Appuntamento venerdì sera al PalaIper di Monza per la premiazione del nostro quarto posto di categoria alla Monza-Resegone. Una cerimonia che ha dato il giusto premio a tutti gli arrivati in cima alla capanna del Resegone. Sabato invece alternativo. Le scarpe da running hanno lasciato posto alle due ruote, che ci hanno portato lungo i percorsi che seguono Naviglio e Adda risalendo verso Lecco. Per concludere poi, domenica mattina, con una tapasciata in martesana in quel di Pessano con Bornago. E non poteva mancare oggi un lento defaticante. Alla fine, c'è sempre una scusa.

Per varie vicissitudini, è stata la prima volta in cui sono riuscito a partecipare alla premiazione della Monza-Resegone. Ed è stato un po' come ritrovarsi con vecchi amici dopo tanto tempo. Ci eravamo visti in coda per le iscrizioni la prima volta ancora più di un mese fa, poi in mezzo al caos della partenza dietro all'arengario, nei sorpassi lungo la strada che porta a Calolziocorte durante la gara ed infine dentro e fuori la capanna, di notte, all'arrivo. Facce ormai famigliari, anche se non tutte conosciute. Un mondo grande e piccolo allo stesso tempo. Come quello delle tapasciate. Soprattutto quelle vicino a casa, dove le maglie delle varie società si rincorrono e si susseguono sempre uguali. Dove i percorsi si incrociano e intrecciano, cambiando solo finale e partenza. Come a Pessano con Bornago.

Le tapasciate estive hanno tutto un altro sapore. Già un'aria di vacanza. Se fino a maggio è quasi un dovere esserci sempre, con l'arrivo dell'estate è quasi un regalo che ci si concede. Salvo poi quasi pentirsene subito quando il sole e il caldo del mattino cominciano a prendere il sopravvento sulla voglia. E' anche l'occasione per tanti neofiti per prendere confidenza con la distanza e le gare amatoriali. Quante facce incredule ho visto ieri mattina davanti al miraggio del ristoro finale quasi affogarsi strafogandosi d'anguria fresca e dissetante. Uno dei vantaggi della bella stagione. Stesse facce che qualche chilometro prima stavano maledicendo caldo e sentieri a cui non sono abituati.

Per me è stata l'occasione di una corsa tranquilla dietro a casa. Primi chilometri lungo percorsi già-corsi altre decine di volte, con i passaggi lungo le campagne di Pessano, Brugherio e Carugate. La cosa che più ha stupito è stato il passo facile che ho avuto. Credevo che avrei in qualche modo pagato i settanta chilometri in bici di sabato fatti con Chiara. Invece le gambe hanno solo avuto voglia di sgranchirsi. Ho corso bene e, a parte una caduta fortunosa (e fortunatamente innocua) superando nel prato lungo il single-track che costeggia il Canale Villoresi vicino a Caponago, mi sono divertito. Corsa in solitaria, salutando qualche amico di Corro Ergo Sum disseminato lungo i 15 Km del percorso medio. Di più sarebbe stato troppo e troppo dispensivo visti i troppi gradi di giornata. Ho preferito preservare gambe ed energie per altri momenti.

Ma quello che più mi ha incuriosito è stata la seconda parte lungo il Canale Villoresi, preso in senso opposto a quello che faccio solitamente in allenamento. Avrei voluto vedere se il passaggio over-Teem fosse concluso (visto che i lavori per la tangenziale hanno tenuto chiuso la ciclabile per svariati mesi, nda), ma purtroppo abbiamo svoltato qualche centinaio di metri prima di arrivarci. Curva a destra e rientro verso Pessano sfiornado Gorgonzola. Ma la voglia di scoprire non mi è passata e così oggi ho sfruttato i chilometri di allenamento che avevo in programma per un sopralluogo. Ed ho concluso il mio giro panoramico lungo il canale proprio scavalcando la Teem e riprendendo la strada abbandonata ieri, ritornando poi verso casa. Un po' come se l'1h 02' 58" di ieri fosse rimasta in sospeso dopo l'arrivo. Compito fatto. Da domani un nuovo capitolo.