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7 km 4' 30" + 7 Km 3' 55"

In molti hanno sperato che con il rientro dalle ferie anche l'estate fosse finita. O meglio, il caldo. Un po' per la corsa, un po' perchè tornare in ufficio quando fuori non è estate è più facile. Le ultime settimane avevano portato un po' di freschezza e correre è sembrato più semplice. Ma sappiamo benissimo che da adesso fino ormai ad ottobre inoltrato saranno solo alti e bassi, con l'alternarsi di periodi un po' più freschi e ricadute di caldo. E' un classico ormai di ogni fine estate. E tutte le prime corse di settembre saranno vittime dell'alternarsi del clima. Con in più il peso dato dell'umidità. Ma chi ha alle spalle qualche hanno di corsa questo già lo sa. Basta ripensare all'incognita di ogni gara settembrina. Il fresco del mattino, l'afa del sole che al mattino fa evaporare l'umidità, il caldo asfissiante verso mezzogiorno. Ma così sarà per tutti. Per cui tanto vale non mettersi a fare troppi calcoli e pensare solo a correre. Di fatica ce n'è da fare ancora tanta.

Ed è esattamente quello che ho pensato ieri sera mentre salivo e scendevo lungo il Naviglio Martesana. Sette chilometri di lento e ritorno più veloce. 14 Km in tutto. Quello che dovrebbe essere l'intorno del ritmo maratona. Ma che al momento mi sembra quasi un'impresa titanica. Guardando il cardio ho fatto fatica a credere che mi desse subito pulsazioni così alte. Ma evidentemente la percezione del corpo rispetto all'esterno è stata differente dalla realtà. E l'ho capito solo nell'ultimo tratto di ritorno verso casa. Per quel che riguarda il cardio, e in particolare il Garmin Forerunner 225, in queste settimane di comparazione ed esperimenti, credo di aver trovato la configurazione perfetta. Ormai è qualche corsa che anche inizialmente non sballa più molto e la tenuta di allenamento è praticamente uguale a quanto mostrato anche dal Forerunner 220. Ma di questo parlerò più approfonditamente la prossima settimana.

Da quando sono rientrato dal Running Summer Tour è stata la prima volta di corsa serale e la differenza è stata abissale. Sia per la prestazione e le sensazioni che per la ciclabile stessa. Il fisico deve essersi piano piano abituato a correre al mattino, a digiuno e appena alzato, e ritrovarsi a fare lo stesso nuovamente la sera è quasi stato uno shock. Ho avuto una fitta al costato che mi ha accompagnato per i primi chilometri e l'aver pranzato senza aver fatto troppa attenzione al dopo si è fatto in qualche modo sentire. E lungo il Naviglio il traffico d'agosto che non avevo ancora mai incontrato al mattino. Tanti runner, tante donne e tante bici. Bello da vedere, speriamo duri.

Ho cercato di trovare subito il ritmo giusto per la prima parte di lento, in modo da godermi il viaggio. Abbastanza semplice se non per qualche accelerazione non voluta. Il cuore è sempre stato ad un ritmo un po' troppo alto, ma credo sia stato a causa del livello di umidità, difficile da riconoscere. Ho ripensato allo stesso allenamento fatto domenica, ma con più chilometri. Meglio trattenersi per poi aumentare nella seconda parte. E inizailmente tutto è andato per il verso giusto. Anche perchè è stata la prima seduta di allenamento, da quando sono tornato, in cui i quadricipiti non mi hanno fatto male. Almeno dal punto di vista dell'assorbimento di salite e velocità, le gambe la loro parte l'hanno fatta. E bene anche i primi chilometri di allungo. Solo un po' di tentennamenti per riconoscere il ritmo giusto. Ma la fatica dopo il decimo chilometro è cominciata a fuoriuscire. E ad essere colpite sono astate ancora una volta le gambe.

Sono conscio di stare facendo un lavoro di potenziamento abbastanza pesante, soprattutto per il periodo in cui siamo, ma il crollo è statto abbastanza repentino. Semplicemente non ho più avuto forza per spingere. Come svuotato. Alibi ce ne sono. Ma mentre correvo continuavo a pensare che quello sarebbe dovuta essere quasi il ritmo di crociere di Valencia. Al momento mi sembra molto lontana. Ma saranno i primi lunghi e le prime gare a dare i vero responso sul lavoro di queste prima settimane. Per ora mi accontento dei 59' 15" di allenamento. Domani è già di nuovo tempo di ripetute.

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