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La prima dopo i ferie (Cortenuova)

Da qualche parte si deve pur cominciare. E dopo lenti, gare veloci, ripetute brevi, ripetute lunghe è anche arrivato il tempo del primo lungo. Non lunghissimo, ma neanche tanto breve. 25,5 Km tra le campagne della bassa bergamasca, quasi bresciana, ancora sotto il sole estivo di fine agosto. Tapasciata che conoscevo solo di nome e non di fatto ma che finalmente ho potuto provare, visto che al rientro dalle ferie non sono ancora tantissime le corse organizzate nella afosa calura della pianura. Onestamente credevo che avrei sofferto maggiormente la non più famigliarità con le distanze lunghe. Ma tuttosommato, visto il ritmo facile e nonostante il caldo ancora asfissiante, una bella corsa. Non affollata come immaginavo, ma con un percorso corribile e lineare. Esattamente quello che mi serviva come alternativa all'amata ciclabile sulla Martesana. Ma ogni tanto bisogna cambiare.

Non affollata. Ma inizialmente credevo non ci fosse nessuno. Ho però scoperto quasi subito che i bergamaschi preferiscono le ore fresche per correre e alle 8:17 mentre noi stavamo partendo, i primi già tagliavano il traguardo. Il grosso dei partecipanti l'ho ritrovato e recuperato strada facendo, non appena le gambe hanno iniziato a prendere il ritmo. Percorso piatto. Misto tra strade asfaltate e sentieri di campagna. Per lunghi tratti, rettilinei che sembrano non svoltare mai e la tranquillità regalata dall'ultima domenica di agosto. Non fosse per il caldo asfissiante (25°C alla partenza, 33°C all'arrivo, nda) sarebbe stata una mattinata perfetta. Nonostante il carico settimanale le gambe hanno reagito bene. Due soli i fastidi che mi hanno accompagnato per tutta l'1h 55' 31" di allenamento. L'adduttore della gamba sinistra e il polpaccio della gamba destra. Giusto per bilanciarsi. Sarebbe bello sapere quale sia stato causa dell'altro. In ogni caso, fastidi più che sopportabili, anche se sono stato attento a non esagerare per trasformarli in qualcosa di più grave.

Nonostante conoscessi più o meno la zona ho perso presto l'orientamento, non sapendo più dove mi trovassi e quale fosse la direzione presa dal percorso. Ho cercato riferimenti tra cartelli e caseggiati lungo la strada ma senza riuscire a rendermi conto di dove fossi. Ed è stato interessante capire i vari passaggi analizzando la traccia del Garmin Forerunner 225. Lasciata Cortenuova, tra passaggi in campagna e strade provinciali semi-deserte, abbiamo circumnavigato il centro commerciale Le Acciaierie, per poi prendere direzione Romano di Lombardia. Semplice. Peccato che il bellissimo passaggio al Santuario di Santa Maria del Sasso mi abbia completamente confuso le idee e spiazzato. Praticamente dal decimo chilometro in poi ho corso rincorso le indicazioni dell'organizzazione come dentro ad un labirinto. Solo l'entrata a Martinengo, a pochi chilometri dalla fine, mi ha riportato con i piedi per terra.

Con l'aumentare della temperatura i passaggi in campagna sono diventati la parte più dura e faticosa di tutto il percorso. Caldi e statici ma allo stesso tempo affascinanti, con il granoturco ormai alto a delimitare la strada da percorrere come in un vero e proprio labirinto con un'unica via d'uscita. Opprimente in alcuni casi, confortante in altri. Ho corso a sensazione ma sempre nell'intorno dei 4' 30", con l'unica eccezione dell'allungo finale negli ultimi cinque chilometri quando i piedi hanno ritrovato l'asfalto. Complessivamente buone sensazioni. Anche se ho ben presente che il risultato finale tra due mesi e mezzo dovrà essere tutt'altro.