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Il punto della situazione

Faccio quasi fatica io a comprendere a che punto sono. O forse immaginavo di essere da tutt'altra parte. Con l'avvicinarsi dell'appuntamento alla Wings for Life World Run l'8 maggio a Milano, gli impegni e l'attenzione si intrecciano. Il tentativo di recuperare piano piano strada facendo e la pressione crescente dello sprint-finale nei prossimi dieci giorni.

La vera ripresa è cominciata. Ho parlato con Fulvio e negli scorsi giorni abbiamo programmato le settimane future. Non credevo che due settimane di stop potessero essere così difficii da digerire, ma mi sto accorgendo che la strada è molto più in salita di quello che pensassi. Ma già riuscire a correre senza avere problemi è un bel regalo. L'aver cambiato percorso girando tra le campagne attorno a casa un po' mi sta aiutando. Almeno nell'attenzione che metto durante la corsa, deviata più sul percorso e l'appoggio piuttosto che sulle reazioni del tibiale. Asfalto, sterrato, terra battuta, sassolini. Ancora lunghi tratti diritti, ma con un po' più di variazione per le gambe. Ho aumentato un po' il chilometraggio nei giorni scorsi, andando più a sensazione che guardando il cronometro. Sto testando il Garmin Fenix 3 HR e più che controllare il tempo ho dovuto verificare il buon funzionamento del sensore cardio e trovare la giusta configurazione sul mio braccio. Ma la fatica, corredno, è davvero tanta.

Non me lo aspettavo. Anche perchè nei giorni scorsi, senza badare al cronometro, ho sempre inconsapevolmento aumentato un po' l'andatura di corsa strada facendo. Oggi, invece, con la seconda parte di percorso da fare a ritmo più sostenuto, ho finito l'allenamento decisamente distrutto. Nulla di eclatante. Solo 5 Km a 4' 30" e 5 Km a 4' 10" (chiaramemnte fatti un po' più veloce senza volerlo). Ma se penso che venti giorni fa stavo correndo la maratona sotto i 4' al chilometro mi sembra quasi impossibile aver già perso tutto l'allenamento di questa prima parte d'anno. Eppure è così. Oggi un po' di colpa l'ha avuta anche il vento che ha soffiato da nord-est per tutto il giorno. Ritornare verso casa con l'aria in faccia e aumentare il ritmo è forse stato il colpo di grazia. Ma me lo sono goduto, pensando ai giorni in cui ero costretto a rimanere forzatamente ai box e in cui potevo solo sognare il sudore che brucia negli occhi. Un passo alla volta le cose miglioreranno. Migliorano sempre. basta non fermarsi.

Altrettanto in salita sono anche i giorni che ci separano dalla Wings for Life World Run. Il Corro Ergo Sum Runners Team è salito a quattordici membri effettivi, con anche qualche importante membro di spicco. Spero ci siano ancora nuove adesioni prima della gara, anche perchè ai due abbonamenti digital a Runner's World al primo uomo e alla prima donna di Corro Ergo Sum, dovrebbero aggiungersi nei prossimi giorni anche i premi per i partecipanti al blog-contest (appena ne saprò di più vi aggiornerò). La squadra dei quaranta Pacers che accompagnerà tutti i partecipanti dal 5 Km al 40 Km è scalpitante e la squadra dei Bikers che sarà spalla in coda al gruppo sta già scaldando i motori. Non vedo l'ora di salire in macchina e aprire il percorso. Non sarà come correrla, ma sarà emozionante lo stesso. Come spostare il sipario e godersi lo spettacolo in prima fila.