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Corro Ergo Sum inside

E' bastato qualche giorno per perdere già buona parte delle ultime settimane. All'apparenza. So che non è così in realtà, ma le sensazioni e il cardio sembrano volerlo confermare. Si passa da giorni di euforia a momenti di sconforto, ma so che tutto cambierà quando finalmente ritornerà ad esserci un pettorale attaccato al petto. Basta non farsi sfuggire l'occasione.

Dopo le ultime ripetute in salita della scorsa settimana qualcosa si è rotto. Non in senso fisico. Il polpaccio destro e il tendine della gamba sinistra mi hanno preoccupato non poco, spingendomi a prendermi, precauzionalmente, qualche giorno di riposo extra. Quattro per l'esattezza. Un po' di massaggi, un po' di vascolarizzazione, un po' di crioterapia per cercare di riportare un po' di tranquillità nelle gambe. Ma sentire dolori insistenti e in posizioni già lesionate (parlo del polpaccio) mi ha allarmato immediatamente. Meglio un giorno fermo in più che peggiorare la situazione. Quello che un po' mi dispiace è farlo a ridosso della prima vera gara che sto aspettando da tre anni, il Salomon Running Milano. Questa sarebbe dovuta esere l'ultima settimana di carico, per poi avvicinarmi alla prossima domenica con solo qualche corsetta defaticante e un po' di velocità. Ma le cose sono andate diversamente.

Ho solo fatto due lenti-progressivi in questi giorni, ma la situazione (a sensazione) è stata decisamente peggiore di quello che potessi immaginare. Quattro giorni a riposo e un po' di sonno rubato da Tommaso, mi hanno quasi tolto le forze. Quello che mi ha lasciato più basito è stato il livello del cardio, quasi ripartito da zero, come a inizio luglio. Ero ormai arrivato a correre i lenti con un battito sempre sotto i 140 bpm, ma in questi giorni la FC Media non è mai scesa sotto i 150 bpm. Me ne sono accorto subito. Forse il caldo e l'umido della Martesana a cui non sono più abituato dopo un mese tra mare e monti. La gamba devo dire che comunque c'è, ma la fatica è davvero troppa. In compenso il polpaccio praticamente non mi ha dato più fastidio. Qualche dolore sparso qua e là, qualche crampetto, ma sono gli aggiustamenti dovuti ai lavori di carico delle scorse settimane. Il tendine invece persiste, anche se non sembrano esserci né lesioni né preoccupanti ispessimenti. Dopo la vascolarizzazione la situazione migliora nettamente.

Non sarà facile correre domenica prossima a Milano. Ma già esserci sarebbe un grosso passo avanti rispetto agli ultimi anni. L'obiettivo rimane sempre la Firenze Marathon, per cui meglio perdere qualche giorno ora che più avanti. Anche perchè prossimamente dovrò lavorare per allungare il chilometraggio, cosa che potrebbe andare a sollecitare negativamente il tendine. Sarà probabilmente una Salomon Running Milano dedita principalmente al godimento del percorso piuttosto che al tempo e al piazzamento, ma questo è quello che attualmente mi posso permettere. Correre e divertirsi dovrebbe essere sempre l'obiettivo primario, ma certe volta sembra davvero difficile.

E visti i giorni di recupero, ne ho anche approfittato per fare quello che rimandavo forse da troppo tempo. Segnare in modo indelebile Corro Ergo Sum sulla mia pelle. Perchè alla fine, che piaccia o meno, mi ha cambiato la vita. Non è narcisismo come molti potrebbero pensare, ma una tacca nel tempo per ricordarmi chi sono. Chi sono stato. Dove ero e dove posso arrivare. Nella corsa, così come nella vita.