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Runners della Martesana

Dopo i giorni della befana passati tra FirenzeLucca e Viareggio senza sosta tra chilometri di corsa e in auto, mi sarei voluto prendere una pausa ad inizio week-end. Ma visto il debutto ufficiale di Chiara al diecimila di Gattico sul Lago Maggiore, ho optato per anticipare di un giorno l'uscita domenicale. Un freddo e lungo lento (o almeno questo sarebbe dovuto essere) sulla Martesana in compagnia di Federico.

Runners della MartesanaMi fa piacere che le ultime uscite siano sempre più spesso fatte in compagnia e sempre su percorsi differenti. E spero che prossimamente nuovi e vecchi compagni si susseguano vivacemente al mio fianco, magari anche in più d'uno contemporaneamente. Una delle prossime novità con i Corro Ergo Sum Runners vorrei proprio che fosse qualche uscita di gruppo per allenarci insieme. Martesana, Parco di Monza, Milano, bassa lodigiana... solo la scusa per trovarsi, conoscersi meglio e correre in compagnia. Dando il benvenuto anche a chiunque altro voglia esserci, nel caso.

Io intanto approfitto di chi ho più vicino e che riesco a contattare anche all'ultimo minuto. Come Federico. Era da un po' che provavamo ad incastrare allenamenti ed impegni estra-sportivi e finalmente ce l'abbiamo fatta. Con Federico ci siamo incrociati spesso lungo l'alzaia o tra le vie di Gessate. E' capitato anche a qualche gara. Ma non avevamo mai corso realmente insieme. Anche perchè lui è un vero cavallo di razza. E se sabato mattina fosse servito uno stimolo in più per riuscire a combattere i -4°C di inizio allenamento, il nostro appuntamento sull'alzaia alle 9:05 è arrivato proprio al momento giusto. Freddo umido, che però è scivolato via insieme all'intorpimento mattutino dei muscoli appena ci siamo incontrati.

La temperatura non ha mai dato cenno di volersi alzare, per cui dall'inizio alla fine dei 20 Km corsi insieme, non ci siamo mai alleggeriti dal carico di cappellino e guanti, ma senza realmente soffrirne troppo. La forza di correre in compagnia, che ruba attenzione alla sofferenza, che sia per il ritmo o che sia per il freddo o che sia per dolori muscolari vari, dando vigore alle gambe e fiato alla bocca. Si, perchè non abbiamo mai smesso di chiacchierare, neanche quando il ritmo da lento che sarebbe dovuto essere, è aumentato piano piano. In realtà ho notato che se fosse stato per il mio compagno di giornata saremmo anche potuti andare più forte, ma al momento quanto abbiamo fatto è stato il meglio che ho potuto.

E non me ne lamento. Viste le condizioni climatiche, le settimane di corsa che si susseguono bene, l'assenza di fastidi particolari sono più che felice di essere riuscito a portare a casa quasi un'ora e mezzo di allenamento senza rendermene conto. Da solo, sono sicuro, sarebbe stata tutt'altra cosa. Alzaia fredda ma non congelata, con il Naviglio trasparente a farci compagnia e pochi runner lungo l'alzaia. Il sole, quando ha fatto capolino sopra i tetti delle case e tra gli scheletri spogli degli alberi dormienti, è stato un innocuo piacere. Vorrei anche provare ad allungare di qualche chilometro prossimamente, ma senza esagerare. Vedremo come reagiranno le gambe nei prossimi giorni. A fine mese primo appuntamento con il pettorale alla Maratonina del Collio, a Capriva del Friuli. Vedremo se accompagnando Chiara o pensando a qualcosa oltre. Per ora penso a godermi il gelido sole che ci sta regalando questo azzurro inverno che sembra fatto apposta per correre.