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Da quarantenne

Oggi prima corsa da quarantenne. Me ne ero dimenticato. Mi è venuto in mente solo adesso. Anche se da MM40 quest'anno gare ne avevo già fatte. Sensazioni nuove? No, tutt'altro. Solita paura del ritorno all'allenamento dopo uno stop. Tutta l'attenzione portata sul polpaccio e sensazioni contrapposte da un passo all'altro. Un fastidio qua, un dolorino là, un acuto più in basso. E' solo la paura di risentire la stessa sensazione e dover dire ancora fermiamoci. Invece mi sembra sia andato tutto piuttosto bene. Il clima perfetto dopo i temporali torrenziali di mattinata e notte, il ritmo nelle gambe che non se ne è andato. Credo che comunque ritornerò da William almeno per un'altra tecar, scaramantica, giusto per dire al muscolo di stare tranquillo. Adesso devo solo rimanere concentrato sul da-farsi, pensando in lungo, anche se settembre è già qui. Chilo più, chilo meno.

Primi due chilometri con orecchio teso. Quello interno. Ho sentito fitte spandersi per tutto il polpaccio, dal soleo, al tibiale, al gemello. O forse era solo il sangue che fluiva passo dopo passo. Ho sentito il muscolo irrigidirsi. Poi l'ho sentito rilassato. Poi un altro fastidio. Ed ho provato a concentrarmi su altro. Dopo essersi scaldato è andato tutto meglio. Sempre in tensione (psicologica) ma meglio. 8 Km erano la giusta distanza per un ritorno di prova. E le gambe hanno girato dignitosamente. Ho provato a rallentare un attimo il ritmo all'inizio, ma poi ho lasciato che scegliessero loro l'andatura, anche se la disabitudine un po' di affanno me l'ha creato. Tutto bene direi, aiutanto anche dal fresco estivo di questo agosto tutto da correre.

Quello che un po' mi preoccupa in realtà sono i ritmi. Vero che non devo essere adesso al top della forma, soprattutto dopo qualche giorno di stop, ma il pensiero corre lo stesso. Pensare di correre ventuno chilometri al ritmo dei dieci mi sembra un'utopia. Ma diamo tempo al tempo. Alla fine anche quella è solo una tappa prima della successiva. Come i 34' 56" di oggi lo sono stati prima dell'allenamento di domani. Una doccia e via.