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Vigilie

Ultimo allenamento spensierato. Mi sono dato una settimana di assestamento dopo questo ultimo mese improvvisato, sportivamente parlando. Anche un po' per riprendermi fisicamente e mentalmente. Ma soprattutto per riabituarmi ai ritmi di vita milanesi. E' stato un modo diverso di vivere la corsa da quanto fatto negli ultimi mesi. Forse anche anni. Ma è anche quello che ci piace fare. Vivere la corsa come una parte integrante della giornata, non un qualcosa in più da fare, ma per fare. Scoprire, viaggiare, provare. Si potesse fare più spesso. Ma da martedì si ritorna alle vecchie abitudini. Ho una conto-maratona in sospeso, al quale ho anche sacrificato quest'ultimo anno agonistico. In realtà pensavo sarebbe stato diverso, ma i risultati li vedremo più avanti. Adesso l'importante è rimboccarsi le maniche. E far partire il cronometro.

La corsa di ieri è andata meglio del previsto, anche se i presupposti erano tutt'altro. Cielo grigio e 11°C sul termometro a metà giornata. Però il riposo che mi sono imposto giovedì ha dato i suoi frutti. Il fastidio ai polpacci (forse residuo delle fatiche dell'ultimo volo) è passato e la corsa a sensazione è venuta a buon ritmo anche senza forzare. Ho rivisto qualche faccia ormai nota lungo il Naviglio. Tra l'altro ho anche rinnovato l'abbonamento alla palestra per il cambio-doccia, per cui per i prossimi dodici mesi non avrò scuse per la pausa pranzo. L'ultima accoppiata-abbigliamento maglia tecnica e manica corta sembra funzionare perfettamente, basta aspettare di essere caldi per non soffrire. Non è facile tornare dal caldo e trovare la combinazione giusta anche solo per 10 Km tranquilli in 42' 38". Domattina invece sarà tutto da indovinare. Trail alle porte di Gorizia. Sentiero fangoso in mezzo ai boschi e umidità che non sarà amica. Calvario Run che non sembra essere un buon presagio a partire già dal nome. Ma sarà anche questa l'ultima corsa senza pensieri. Chissà che non ci regali qualche bella sorpresa.