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#Lamentismo

Possiamo definire il #lamentismo come la tendenza di un soggetto a non essere mai soddisfatto di una qualsiasi cosa. Ed a sfogarsi pubblicamente. Soprattutto di qualcosa che ha influenze su sè stesso. Lavoro, politica, stato, famiglia. Ma anche sport. Non essere contento di una prestazione. Non essere contento del clima. Non essere contento della propria condizione fisica. Non essere contento del percorso di gara. Non essere contento dei dolori sparsi un po' ovunque. Non essere contento. E come è possibile non essere contenti di qualcosa che si è scelto di fare per divertirsi, per stare bene, per andare oltre a tutti glia ltri problemi quotidiani?

Ragionamenti scaturiti da un'allenamento filosofico. Ieri, dopo i lavori pesanti del week-end, avevo mal di gambe, faticavo a correre, dieci chilometri che sono sembrati non finire mai. Oggi, dopo un po' di scarico e una pulizia delle gambe, un altro mondo. Facilità di corsa, freschezza, voglia di continuare. Ed è passata solo una notte tra un allenamento e l'altro. Se ieri mi sembrava di aver sbagliato tutto, oggi i buoni propositi sarebbero stati all'ordine del giorno. Forse basterebbe pensare, anche quando il cronometro non sembra voler essere il nostro miglior amico o un infortunio sembra rovinare un'intera stagione, che tutto sommato il bello di correre è farlo. Che se oggi ho male alle gambe è solo perchè ho fatto quello che ho scelto di fare e che prima o poi i risultati arriveranno. Che se oggi fa freddo e piove, arriverà anche il sole. Che quell'aversario che è arrivato dieci secondi prima di noi preparandosi un mese in più, tra un mese probabilmente rimarrà dietro. Il #lamentismo serve solo a svuotare il bicchiere già mezzo vuoto, invece che a dissetarci e ripartire.