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Carico e Scarico

Settimana di scarico. Giusto qualche giorno fa avevo scritto a Fulvio chiedendo come mai era stata prevista per questi giorni una settimana così leggera proprio ad inizio preparazione e senza nessuna gara in vista nel week-end. Dopotutto, lontani ancora più di un mese dalla maratona, appesantire le gambe non sarebbe stato un problema. Ma forse avrei fatto bene ad aspettare qualche giorno e la risposta me la serei potuto dare da solo. I sedici chilometri fatti in due giorni tra ieri e oggi sono stati forse ancora più faticosi dei trenta portati a termine domenica. Qualche fastidio residuo al ginocchio, gambe pesantissime, inguine in guarigione. Giusto per ricordarmi che preparare e poi correre una maratona non è poi così semplice.

Ma se ieri mi sono sentito un bradipo appena svegliato dal letargo, oggi è già andata meglio. Mi sono trascinato lungo il Naviglio senza mai spingere, lasciando alle gambe la scelta di fare quello che hanno voluto. E la cosa bella è stata sentirsi bene appena finiti entrambi gli allenamenti. Muovere le gambe, sciogliere i muscoli, lasciare che il peso dei chilometri fatti se ne andasse piano piano ad ogni passo.

Le giornate si stanno allungando e il sole riscalda la pausa pranzo quasi a primavera. Resta solo l'aria fresca a ricordare che forse l'inverno non è ancora finito. E come ogni tanto mi capita si ricominciano a fare incontri strani. Come quello di oggi, poco dopo la partenza, quando ho incrociato un signore in bici con in testa il casco da sci. La sicurezza prima di tutto. Potrebbe essere sempre lo stesso della maschera da sub di questa estate. Mi ha fatto sorridere. Ma anche pensare che alla fine ognuno è libero di fare quello che vuole, l'importante è stare bene. Come nella corsa non contano la velocità o le distanze ricoperte o il numero di volte che si esce ad allenarsi. L'importante è scegliere ciò che più ci piace. Perchè se correre deve essere un piacere lo deve essere fino in fondo. Sono questi pensieri che quando si fa fatica ti danno più forza per non mollare.

La cosa strana è che quando corro il ginocchio non mi dia problemi. Ho fastidio stando seduto o guidando, a volta camminando. Ma quando corro no. Forse non dovrei fermarmi mai. E fortunatamente anche le abrasioni all'inguine dopo due giorni di pomata sta passando. Devo studiare al meglio la tenuta pro-Milano Marathon per non rischiare un'inutile sofferenza. L'abbinata boxer-svolazzini potrebbe essere una soluzione. Gli addominali invece sembrano essere tranquilli. Ultimamente l'unico momento in cui mi danno veramente fastidio è quando tossisco improvvisamente. La strada sembra quella giusta. Basta seguire i cartelli.