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Di corsa in piscina

Ormai ho imparato che devo prendermi cura dei miei muscoli. E una riprova è stato il finale di domenica alla Milano Marathon. Per cui questa settimana niente traumi e solo qualche vasca in piscina. Ho preferito il nuoto ai pedali perchè mi sembra che i muscoli delle gambe subiscano meno sforzo. In più faccio finalmente lavorare un po' anche la parte superiore del corpo, solitamente molto meno sotto stress. E non di scarsa importanza il fatto che riesca a sfruttare la pausa pranzo invece di dover spostare al dopo-lavoro l'eventuale uscita ciclistica. Non è certo come andare a correre, sia come impegno che come divertimento, ma le gambe avevano proprio bisogno di un po' di tempo per riprendersi.

E' una cosa che Fulvio mi ha sempre programmato. Scarico completo post-maratona. I muscoli sono pieni di traumi e necessitano di tempo per ricostruire le fibre. Credevo che i massaggi fatti subito domenica mattina appena finita la gara e che mi hanno rimesso subito in piedi, avrebbero avuto dei benefici anche nei giorni successivi. Invece l'apparente leggerezza delle gambe è sfumata col passare delle ore fino ai classici dolori del martedì, il giorno peggiore dopo gli sforzi del week-end. Ho avuto ancora sentore di crampi soprattutto al flessore sinistro, quello più critico, facendo pressione sulla zona incriminata o piegando il ginocchio mantenendo il muscolo in tensione. Ma piano piano la situazione è migliorata.

Evidentemente le vasche fatte avanti e indietro in piscina hanno rilasciato il loro effetto rilassante, senza andare ad appesantire ulteriormente i muscoli già troppo stressati. Nulla di esaltante, una cinquantina di vasche (da 25 m) in 35'. Cose da principianti. Ma soprattutto uno strascico di stanchezza che mi ha fatto rilassare la sera. Diciamo che l'effetto benefico si è sentito. Sinceramente non farei cambio tra una corsa e una nuotata, ma pensare che il nuoto fosse propedeutico alle corse delle prossime settimane è stato d'aiuto. Non so se magari una nuotata settimanale, magari nel giorno di riposo, potrebbe avere lo stesso effetto anche durante le normali settimane di preparazione alle gare. Non che voglia provare il triathlon (almeno adesso), ma non si sa mai. Sarebbe bello poter sfruttare il Naviglio anche in acqua, ma credo che questa sia e resterà solo utopia.

In ogni caso la testa è già avanti di settimane e di mesi. Prossimo appuntamento tra poco più di due settimane alla Wings For Life World Run a Verona. Potrebbe essere la mia prima ultramaratona, ma dipenderà dal recupero di questi giorni, dal clima che troveremo e dalla forma. Mi piacerebbe riuscire a superare i 50 Km se ci riesco, partendo e mantenendo un passo tra i 4' 15" e i 4' 20". Vedremo. Non avendolo mai fatto non so minimamente a cosa si possa andare incontro. Ci saranno anche avversari di rilievo e magari da sfruttare. Se ci sarete, non dimenticatevi di iscrivervi anche al nostro team Corro Ergo Sum. Ma sto anche cominciando a valutare le possibili opzioni per la 42 Km di questo autunno, per provare finalmente a correrla sotto i 4' al chilometro. Ieri sera sono finito sul sito della Valencia Marathon. Chi lo sa...