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DeeJay Ten

Ho tagliato il traguardo con un sorriso. Credo. Perchè tutti gli sforzi delle ultime settimane a partire dalla fine di agosto hanno dato i loro frutti. Potrebbero sembrare una stupidata 10.000 m confrontato con una maratona o una mezza. Ma sono tutt'altro che semplici. Soprattutto lo sforzo è diverso. E più difficile ancora migliorarsi. Solo poche manciate di secondi alla volta, e non c'è possibilità di recupero. Passando sotto il traguardo cerco subito qualche faccia sconosciuta e poco più avanti incontro Sara, Mathias, Eleonora e Patty anche loro appena arrivati dalla loro Five. Perchè la corsa è divertimento. Da soli o in compagnia. Non conta arrivare primi o ultimi. Non conta correre di più o di meno. Basta esserci.

Mi ha fatto piacere incontrare Marco-mcg alla sua prima esperienza di corsa-competitiva anche se da spettatore. Perchè la DeeJay Ten è sicuramente l'occasione  più adatta per assaporare l'atmosfera di una gara. Goliardica e sportiva. Perchè non c'è miglior modo di farsi coinvolgere che vedere dove ti possono portare i tuoi sforzi. Come essere ripagato dai tuoi stessi sacrifici. Come trasformare la fatica in piacere.
Alla partenza mi intrufolo insieme a Davide tra le prime file, a una decina di metri dalla linea dei top-runners. Con sorpresa incontro Marco (che anche questa volta è rimasto dietro) e Simone. Al via nonostante siamo abbastanza avanti c'è confusione. Troppa gente che ha passo più lento di noi ci frena. Ne superiamo decine e decine fino al primo chilometro dove gli spazi finalmente si fanno più larghi. Guardo il cronometro ed a sorpresa siamo già a 3' 50". Lascio Davide al suo passo e rallento quasi impercettibilmente. Il prercorso ormai lo conosco a memoria. So che dopo il quinto chilometro sarà il momento di stringere i denti, per cui cerco di non buttare energie inutilmente. Ad ogni intermedio resto sotto i 4 min/Km, guadagnando quel margine necessario a battere il mio personale. Al parco di Trenno quando inizia la seconda parte di gara sento le gambe farsi più molli. Conto i chilometri che mancano a San Siro cercando di non perdere secondi preziosi. Agli intermedi spacco il secondo infilando una buona serie di 4' 00" netti. All'ottavo chilometro sento già l'aria dell'arrivo. Sfiliamo in massa al fianco di chi partecipa alla DeeJay Five. Raccimolo ancora qualche secondo e nell'ultimo chilometro lascio che le gambe facciano il massimo che riesco. Quando sono a un centinaio di metri dall'arrivo sento Silvio, lo speaker, annunciare l'arrivo di Luisa con un tempo straordinario. Davide è poco più avanti di lei. Ormai so che ce l'ho fatta anche io e passo dopo passo vedo avvicinarsi la linea del traguardo. Mi fermo dopo 39' 30" netti. 294° posizione su più di 5000 iscirtti. Sorrido. Perchè non c'è altro da fare dopo una corsa. Sorridere.