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Preti (sempre) di corsa

L’ennesima prima volta. Parlando sempre di corsa, ma questa volta non si è trattato di una gara. Un libro. Non mio. Un libro che parla di corsa. Di preti che vanno di corsa. Una nuova sfida che ho avuto il piacere di accettare e di raccontare, scrivendone la prefazione. Preti (sempre) di corsa, di Pasquale Castrilli, raccontato anche da me.

Quando (don) Pasquale mi ha contattato due mesi fa non sapevo nemmeno fosse un sacerdote. Lo conoscevo solo di nome, uno dei tanti letti tra like e commenti di Facebook e Instagram. Sulle pagine di Runner’s World avevamo appena pubblicato la recensione del suo ultimo libro, Evangelii Gaudium, la vittoria alla Super Maratona dell’Etna della squadra composta da tre colleghi sacerdoti. Leggere la sua richiesta è stata per me una sorpresa. Una dolce sorpresa. Emozionante. Perché è riuscito in poche righe a farmi ricordare il motivo per cui, ormai da dodici anni, scrivo e racconto di corsa. Ha fatto rinascere, ricrescere in un’istante la passione per un gesto (quello di scrivere) che a volte si trasforma in un'abitudine. E, come tutte le abitudini, spesso si compie senza neanche ricordare il perché. Leggere le sue parole mi ha semplicemente regalato quella conferma che si ricerca nelle parole e nei commenti dei propri lettori, ma che non sempre si riesce a intravedere, a trovare. Quella conferma che serve per continuare, provando sempre a fare meglio. 

Già in passato mi era successo di aver dato un piccolo contributo a qualche libro di amici. Qualche racconto, qualche semplice scritto. Quasi sempre parlando di corsa. Della mia corsa. Ma Pasquale è andato oltre, chiedendomi di scrivere l’introduzione al suo nuovo libro, Preti (sempre) di corsa, una raccolta di interviste a quindici sacerdoti runners. Ho accettato quasi senza neanche pensarci. In soli due giorni (in realtà notti) ho letto tutte le pagine che aveva già raccolto, segnandomi appunti e commenti sulle parti più interessanti, sui racconti più coinvolgenti, sulle storie più strane e curiose. Le ho lasciate maturare, crescere, fino a quando non mi sono sentito anche io parte di quel loro mondo. Come se avessi corso con tutti loro, condividendo idee e esperienze. E solo allora ho voluto raccontare la mia parte. L’ho fatto a mio modo, come ne sono capace. Provando a interpretare personalmente la visione di qualcun altro. 

È quasi stato un viaggio introspettivo, dove confrontare la mia visione, non solo della corsa, ma anche del mondo, della vita, con quella di altri runner, di altri uomini, con esperienze tanto diverse e altrettanto simili. Trovando "la conferma che la corsa è qualcosa che va oltre i limiti di una strada, che l'evoluzione verso cui porta è uguale per tutti: essere migliori. Per sé stessi. Ma anche verso gli altri.” 
Ho parlato di me stesso, per parlare di loro. Ho raccontato le mie esperienze, per raccontare le loro. Ho scritto delle mie corse, per far conoscere le loro. Perché su nessuna strada, come quella su cui andiamo di corsa, siamo tutti uguali e tutti con lo stesso obiettivo. 

Ringrazio (don) Pasquale per questa possibilità che mi ha dato, sicuro che le nostre strade si incroceranno ancora. Almeno di corsa. Sapere di condividere lo stesso credo, quel corro ergo sum che tanto mi ha regalato, è una spinta in più per farlo sempre al meglio. Buona lettura.


Preti (sempre) di corsa, di Pasquale Castrilli. Prefazione di Dario Marchini.

Preti (sempre) di corsa (Editrice Missionari OMI 2020), la storia di 15 sacerdoti runners, dal Venezuela alle montagne trentine, dall'Uruguay a Roma, dalla Sicilia agli Stati Uniti, al Sud Africa. Vite di fede e di impegno per costruire un mondo migliore. E la corsa come spazio di incontro, dialogo e speranza.

Il libro sostiene il progetto Sport in missione per l'avviamento al gioco e allo sport di ragazzi nei paesi del Sud del mondo. L'autore è Pasquale Castrilli, missionario Oblato di Maria Immacolata (OMI), giornalista, autore di libri e direttore di Missioni OMI, rivista di attualità missionaria. Prefazione di Dario Marchini (Runner's World Italia).