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Suunto 7: un po' meno sportwatch, un po' più smartwatch

Suunto 7

Un passo più in là. In una direzione diversa. È quello che prova a fare Suunto 7 rispetto a tutti gli altri modelli della stessa casa finlandese. Due mondi, Suunto e Wear OS di Google, che creano un nuovo ibrido da indossare in ogni momento. Questo è quello che ho scoperto.

Chi conosce Suunto è abituato a parlare di prodotti resistenti, affidabili, di lunga durata dedicati soprattutto al trail e all’avventura. Ma con il suo modello 7, Suunto ha cercato di andare oltre e provare ad accontentare chi, ricerca qualcosa di diverso, da indossare tutti i giorni, che non sia solo un prodotto sportivo, a volte troppo estremo, ma che sia più vicino alla vita di tutti i giorni e che possa offrire funzioni e comodità anche da smartwatch. Da qui nasce l’incontro con Wear OS (con tutti i suoi pregi e i suoi difetti). Per regalare una nuova esperienza (e possibilità) a chi è alla ricerca di qualcosa di diverso.

Premessa

Preciso che questo non vuole essere un manuale di utilizzo, né tantomeno un documento esplicativo di tutte le (decine di) funzioni di Suunto 7 ma un articolo in cui raccontare (come sempre) la mia personale esperienza e analizzare le principali novità e funzioni di questo nuovo modello di casa Suunto.

Robusto ed elegante

Ad una prima occhiata Suunto 7 si riconosce immediatamente come prodotto della casa finlandese: robusto, resistente, con dimensioni importanti (50 x 50 x 15,3 mm), touchscreen Amoled a colori retroilluminato (34 mm di diametro con cornice nera di 4 mm) e risoluzione di 454 x 454 pixel. Cassa in poliammide rinforzata con fibra di vetro e ghiera in acciaio inossidabile (per un peso complessivo di 70 gr) e cinturino in silicone. Uno stile spartano come da tradizione, ma con elementi e dettagli che lo rendono piacevole ed elegante. Sono sei le colorazioni e i diversi modelli disponibili (di diverso prezzo). Quello che io ho personalmente provato e indossato per alcune settimane è stato il Graphite Copper.  

Come tutti i sui predecessori Suunto 7 ha una naturale predisposizione per tutto ciò che è outdoor, ma al suo interno ha un cuore multisportivo: sono più di 70 le discipline che possono essere monitorate (dalla corsa all’orienteering allo skiroll, non è presente il triathlon), in tutte le loro diverse sfaccettature. Io, dato il periodo, l’ho usato solamente per allenamenti di running, bici e il monitoraggio delle attività quotidiane.

Mappe di colore e novità

La principale novità che si incontra appena messo al polso Suunto 7 sono le heatmaps, le mappe di calore. Tracciati abituali di corsa, trail running, ciclismo, mountain bike, camminata, alpinismo, nuoto, surf, paddling, sci nordico, sci alpino, sci alpinismo, skiroll, pattinaggio, golf, grazie ai quali è possibile conoscere in tempo reale quali siano i percorsi più frequentati e quindi decidere di percorrere su tracciati meno utilizzati (ad esempio per evitare possibili contatti in questo particolare momento di emergenza sanitaria) o al contrario di scegliere quelli con più presenza di altri sportivi per non rimanere troppo isolati, ad esempio in montagna (la visualizzazione può essere personalizzata in giornaliera, mensile o annuale). Le heatmaps sono impostate come schermata di sfondo predefinita, ma possono essere sostituite con quadranti Suunto aggiuntivi dall'app Wear OS o tramite Play Store.

L’altra importante novità di Suunto 7 è l’introduzione di tutte le funzionalità legate al mondo Wear OS by Google. Non mi soffermerò ad analizzare tutte le caratteristiche del mondo Wear OS, dato che richiederebbe un lungo articolo dedicato. Quello che è importante sapere è che, grazie alle sue centinaia di funzioni, è in grado di trasformare (con tutti i pregi e i difettive caso) anche uno spartano GPS dedicato all’outdoor in uno smartwatch a tutti gli effetti, mettendo a disposizione Google Fit, Google Assistant, Google Pay e migliaia di altre app disponibili su Google Play. Musica, pagamenti, ma anche decine di applicazioni parallele dedicate al mondo sportivo. 

Menù

I comandi disponibili sono personalizzabili in base a vari menù, legati sia ai quattro pulsanti che alle funzionalità del touch-screen
Dopo aver attivato lo schermo con un semplice tocco o ruotando il polso (se attiva la funzionalità), è possibile accedere a quattro differenti menù. Scorrendo con il dito da sinistra a destra si attiva Google Assistant (personalizzabile); scorrendo da destra a sinistra si visualizza il menu con le schede preferite (personalizzabili), come attività giornaliera o settimanale, passi e calorie o il calendario; scorrendo dall’alto verso il basso si accede al menù di funzioni, scelte rapide e impostazioni (personalizzabile); scorrendo dal basso verso l’alto si possono visualizzare e gestire le notifiche. Per tornare alla schermata precedente basta scorrere col dito da destra verso sinistra, mentre per tornare rapidamente alla schermata principale è sufficiente utilizzare il tasto in alto a sinistra. 
I pulsanti disponibili sono invece quattro. Quello al centro e in basso a destra sono personalizzabili e possono essere associati alla funzione diretta che si preferisce (controlli multimediali per la musica, calendario, rubrica contatti, cronometro...). I due pulsanti in alto sono invece fissi e ognuno riferito a un “mondo” differente: la app Wear Os il pulsante in alto a sinistra, le classiche funzionalità sportive Suunto Wear il pulsante in alto a destra. Anche in questo caso per tornare alla schermata precedente basta scorrere col dito da destra verso sinistra, mentre per tornare rapidamente alla schermata principale è sufficiente utilizzare il tasto di sinistra. È possibile scorrere verso l’alto e il basso i menù rispettivamente con il tasto in alto e in basso a destra. 


Suunto 7: schermata orologio (1), mappe outdoor (2), mappe di calore (3) e menu Wear OS by Google (4).

Frequenza cardiaca

Come ormai tutti gli sportwatch di ultima generazione anche Suunto 7 è dotato di un sensore ottico per la rilevazione cardiaca (prodotto da LifeQ), composto da due LED luminosi e una celle elettro-ottica centrala. I LED illuminano la pelle, consentendo alla cella elettro-ottica di rilevare ogni secondo la variazione di volume del flusso sanguigno e derivarne quindi la frequenza cardiaca. Il sensore sporge leggermente dal fondo dell'orologio di qualche decimo di millimetro in modo da essere sempre a contatto con la pelle, anche quando gli inevitabili movimento del braccio spostano il cinturino.
Non ho mai avuto la necessità di stringerlo troppo al braccio (ormai col tempo ed i diversi modelli testati, ho imparato sia quanto il cinturino debba essere stretto, sia dove posizionarlo sopra al polso), ma semplicemente di renderlo più saldo durante i movimenti dovuti alla corsa (durante l'uso giornaliero è possibile utilizzarlo con il bracciale leggermente più allentato). Provato in diverse posizioni (e su entrambe i polsi) e con differenti misure di allacciamento, è facile poi trovare il giusto compromesso tra comodità e funzionalità, magari anche utilizzando due misure diverse per attività e riposo. Il segreto è sempre quello di indossarlo in modo corretto, non troppo stretto onde evitare una vaso-costrizione, non troppo largo perdendo il segnale. E ricordando di tenere sempre presente le criticità date da strumenti così sensibili, quali la dimensione del braccio, l'irsutismo, il colore della pelle, i tatuaggi e il sistema venoso (leggi qui l'articolo sulle Criticità del cardio da polso). 

Purtroppo il risultato del monitoraggio della frequenza cardiaca non è stato come da aspettative. Innanzitutto, a riposo, dove la lettura viene fatta ogni 15 secondi e non ogni secondo (e gestita da Google Fit, non da Wear Os). Ma anche durante l’attività sportiva. Per i primi 15 minuti di allenamento la rilevazione è sempre stata sfalsata e altissima, andandosi a normalizzare poi con il passare dei chilometri. Ma anche nei lavori con variazione di ritmo, la risposta è stata decisamente più lenta e meno precisa rispetto ad altri dispositivi (sempre con lettura ottica da polso).

Attività (running)

L’utilizzo in corsa è abbastanza semplice. Tasto in alto a destra per avviare la schermata di Wear Os. Una volta aperta è possibile scegliere una delle tante attività presenti nel menù. La ricerca del battito cardiaco e del segnale GPS partono in automatico (le due icone smettono di lampeggiare quando i rispettivi segnali sono stati trovati). Scorrendo da destra a sinistra la scritta Avvia o premendo il tasto centrale l’attività inizia. Le schermate disponibili sono tre, non modificabili. La principale in cui vengono visualizzati in tempo reale i dati di corsa (distanza, battito cardiaco, ritmo, tempo e ora), la seconda relativa ai lap e la terza in cui vengono mostrate le mappe (molto lenta a caricare). Scorrendo dal basso verso l’alto lo schermo, è sempre possibile cambiare alcune semplici impostazioni, come itinerario, risparmio energetico, attivare o disattivare toni e vibrazione, cambiare la modalità di visualizzazione della mappa. 
Le varie schermate sono sempre visualizzabili, o premendo il tasto centrale o scorrendo con il dito orizzontalmente in qualsiasi direzione. Premendo il tasto in alto a destra si mette in pausa la registrazione con la possibilità di stopparla successivamente o di ripartire. Una volta terminato l’allenamento viene visualizzata una schermata di riepilogo in cui sono presenti i dati generali riassuntivi dell’allenamento più il tempo di recupero consigliato e il PTE (picco effetto allenamento) ossia lo stato del proprio livello di forma.

Da notare che Suunto 7 non offre il supporto ANT+ quindi non può essere abbinato a nessuno dei più comuni sensori sportivi. 


Schermate attività di Suunto 7: avvio (1), schermata principale (2), cardio (3) e passo (4).

Segnale GPS e Barometro

La ricezione del segnale GPS è buona, soprattutto quando si ri-correre nello stesso posto (la prima volta è necessario solo qualche secondo in più). Come in tutti gli ultimi modelli, anche Suunto 7 è dotato dei principali sistemi satellitari mondiali: lo statunitense GPS, il russo Glonass, il giapponese QZSS e il cinese Deidou (leggi qui tutti i segreti della ricezione satellitare). 

Suunto 7 possiede anche un sensore di pressione incorporato che misura la pressione atmosferica assoluta. L'app Suunto Wear utilizza infatti i dati del GPS e della pressione atmosferica (FusedAlti) per ottenere una lettura dell'altitudine accurata.

Batteria

La batteria è sicuramente il punto debole di Suunto 7, se confrontato con altri orologi sportivi (nella media invece considerando invece la famiglia degli smartwatch). Suunto indica in due giorni la durata in modalità smartwatch. Io l’ho provato correndo un giorno si e un giorno no e non ho mai rischiato di arrivare alle 48 ore senza ricaricarlo. Le mie uscite non sono durate più di un’ora, per cui in realtà non sono in grado di stabilire se realmente in modalità GPS la durata arrivi fino alle 12 ore dichiarate.

Quando la batteria arriva al 10% Suunto 7 entra automaticamente in modalità Risparmio energetico (o scegliendo l'opzione dal menù principale). In questo caso, con sportwatch e smartwatch disabilitati, si visualizza solo una schermata con ora e data, e la durata della batteria è stimata in 40 giorni. 

Mappe

Le Mappe sono una proprietà che ha da sempre contraddistinto i modelli Suunto. Suunto 7 le ha implementate, offrendo tre diverse tipologie di visualizzazione: outdoor, inverno e mappe di calore, queste ultime che mostrano i maggiori percorsi utilizzati in base allo sport selezionato. È anche possibile scaricare le mappe della zona interessata (fino a 50 Km) da visualizzare off-line (è sufficiente ricercare la zona specifica ed essere connessi alla rete wi-fi).  

L'applicazione Crea Itinerario dà la possibilità di creare direttamente un percorso con Suunto 7 o di caricarlo dalla app Suunto. Una volta selezionato il percorso desiderato, verrà prima mostrato il tracciato completo e, una volta iniziata l’attività, verrà visualizzata la mappa con un percorso che indica il punto preciso in cui ci si trova, mostrando la direzione da seguire e fornendo istruzioni aggiuntive per rimanere sul percorso prescelto.

Dopo la corsa

Suunto 7 può essere sincronizzato con due diverse app, collegate al sistema di riferimento: la app nativa Suunto e la app di Wear OS. Mentre nel secondo caso l’utilità è semplicemente quella della configurazione del sistema Wear OS, nel primo è possibile andare a visualizzare e analizzare tutte le uscite di allenamento. La sincronizzazione in entrambe i casi è molto veloce e il trasferimento dei dati avviene in automatico dopo che i devices sono stati accoppiati. 

Bici

Ho utilizzato Suunto 7 anche per il ciclismo, in parallelo a modelli dedicati. I riscontri e le funzionalità non si allontanano da quanto già visto in precedenza con l’attività di corsa

Confronto e conclusioni

Sono rimasto decisamente stupito da Suunto 7. Avevo aspettative alte, ma la realtà è stata un po’ differente da quanto immaginato. Speravo che le funzionalità di Wear OS fossero state migliorate (da Google) e potessero regalare qualcosa in più. Purtroppo non è stato così e, da non amante del sistema, l’ho trovato decisamente superfluo. Certamente il tentativo di Suunto di rendere uno sportwatch completamente dedicato all’outdoor qualcosa di più attraente anche per chi cerca un prodotto più presente nel quotidiano è stata un’idea corretta. Viste anche le pecche legate al monitoraggio della frequenza cardiaca, forse sarebbe meglio provare fare tutto in casa invece di affidarsi a partner terzi. 

Suunto 7 è sicuramente uno strumento di livello inferiore rispetto ad altri modelli della stessa casa finlandese, ma con la voglia di essere qualcosa di più rispetto ad un semplice device sportivo. Ottimi materiali e design, display senza paragoni (nonostante io non ami gli schermi touch screen), facilità e intuitività di utilizzo, funzionalità delle mappe di calore meriterebbero un prodotto di tutt’altro livello. Il prezzo è medio alto (479,00€ oggi scontato del 21%), anche se cercando in rete si può trovare risparmiando qualche euro (guarda su Amazon). Un prodotto che potrebbe dare molto di più.