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Camminata Jolly Club (Cologno Monzese)

Partiamo dalle cose positive, la schiena non mi ha (ancora) dato problemi. E la cosa più importante al momento è e rimane la salute, sia fisica che mentale. Non si può fare bene se non si è a posto completamente. Non ho spinto, non ho voluto strafare e sembra che il fastidio al nervo sciatico sia sparito completamente. Rimane il fastidio alla base della schiena, ma su quello devo ancora lavorarci. Oggi giornata grigia poi per tutto il resto. Grigio il cielo ed ettolitri di pioggia che ci hanno sommersi sia da sopra, con fulmini e tuoni, che da sotto, con pozzanghere degne di una nuotata.

Eravmo in pochi alla partenza, complice la Mezza di Monza dove il gruppo della Martesana Corse era forte con ben ventitre presenze, quasi un record. Nonostante tutto la nostra corsa è stata ben agguerrita avendo insieme a me Filippo, in formissima, e Alberto, forte anche quando in forma non lo è. La mia intenzione era comunque quella di mantenere un ritmo lento, senza forzare e cercare di mettere chilometrinelle gambe. Questo è al momento il problema più grosso, la mancanza di resistenza. Mi chiedo ancora come abbia fatto due settimane fa a correre la Mezza di Castel Rozzone. I chilometri fino a metà percorso li facciamo insieme con anche Massimo che poi opterà per il giro più breve. La strada si snoda tra Cologno, Cernusco e Brugherio per poi ritornare a Cologno. Il ritmo non è altissimo, ma sempre sotto i 4' 30", con Filippo che subito dai primi metri prova ad allungare leggermente su tutti. Rimane sempre comunque a portata di vista, ma non me ne preoccupo molto, dato che so che non ce la farei a stargli dietro nella situazione attuale. Fino al decimo chilometro reggo bene, passando l'intermedio in 42', ma poi comincio ad accusare un po' di fatica. A dire il vero i chilometri che finoa quale punto erano segnati perfettamente, si accorciano poi notevolmente. Alla fine saranno 18 Km invece dei ventuno dichiarati dagli organizzatori. Al quattordicesimo Alberto allunga un po' il passo per il finale ma io prefrisco non rischiare di rifarmi male e rimango tranquillo sui miei tempi, anzi forse arllento anche un po'. Mi esce un dolore alla spalla poco prima dell'arrivo, ma sulla sinistra invece che sulla canonica destra. Probabilmente la paura di rifarmi male mi sta facendo correre scoordinato e alla lunga il problema lo risento subito. Intanto proseguono gli acquazzoni improvvisi che non ci hanno mai abbandonato per tutto il tempo. In vista dell'arrivo tiro un sospiro di sollievo perchè mi sento sfinito. Fermo il cronometro a 1h 21' 56", un tempo fuori da ogni ambizione, ma al momento l'unica che mi rimane è quella di stare bene. Maratona, personali, campionato sociale possono aspettare. Dagli errori si impara e adesso ho solo bisogno di ritornare a stare bene. In tutto.