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Riassunto delle puntate precedenti

È da un po’ che non racconto nulla di me. Non perché non abbia voglia di farlo, ma perché tra recensioni da scrivere e vita da vivere il tempo che rimane non è poi molto. E un po’ anche forse per non ammorbare nessuno con continue sedute di allenamento quotidiano sempre uguali. Ma per i più curiosi o i più smemorati, ecco cosa è successo negli ultimi mesi. 

Non posso che iniziare il riassunto se non partendo da quello che è stato un po’ il rilancio di questa prima parte dell’anno: The Bicycle Rise. Un’avventura durata quattro mesi per imparare a pedalare e ritornare a correre. Lo ricordo, perché proprio la scorsa settimana è uscito in edicola l’articolo completo della nostra avventura alla Chase The Sun su Cyclist (qui potete leggerne l’introduzione). Una lunga preparazione che mi ha permesso di lasciarmi alle spalle i problemi alla schiena che mi hanno tormentato nell’ultimo anno e mezzo e ritrovare un po’ di forma fisica per riprendere a correre costantemente.

Ma nel frattempo sono anche diventato nuovamente papà. Cosa non da poco, vista l’enorme energia (fisica e mentale) che richiede un bimbo appenanato (Leonardo), unita a quella già di diritto del più grande (Tommaso). E la schiena non ha certo ringraziato per gli extra. Purtroppo, anche a causa di tutti questi cambiamenti, nelle ultime settimane ho trascurato quello che invece non dovrei mai dimenticare: gli esercizi di allungamento della colonna vertebrale e di rinforzo del core. Mea culpa. Ma trascinato dagli eventi e sballottatto dai continui impegni ho sempre trovato scuse (non valide) per fare altro. E la schiena ultimamente...

Dal punto di vista atletico tutta la strategia di recupero sembra aver iniziato a dare i suoi frutti. Non mi sono ancora imposto tabelle e obiettivi, ma solo di cercare regolarità e passo poco alla volta. Tre o quattro uscite settimanali di circa dieci o dodici chilometri corsi a sensazione (a volte piano a volte più velocemente), che ultimamente sto alterando a sedute di fartlek, per iniziare ad aumentare un po’ la velocità ma anche per riabituare le gambe a ritmi differenti. Le settimane di caldo asfissiante non hanno certo reso le cose facili, ma sono convinto che, anche correndo piano con le temperature più alte, i risultati poi si raccoglieranno con l’arrivo del fresco. 

La forma non è certo già tornata quella di una volta, ma vedere piccoli miglioramenti è sempre uno stimolo per continuare. E anche il peso vuole la sua parte. Ultimamente sto seguendo una dieta povera di carboidrati, proprio per andare a toccare le riserve di grassi durante gli allenamenti. Cosa che mi costa fatica in più avendo minime scorte di zuccheri, ma che diventa anche un buon allenamento metabolico in vista delle future (sperate) gare di resistenza. Per scaramanzia è da qualche settimana che non mi peso (e lo farò solo prima di partire per qualche giorno di vacanza), per cui la mia è solo una sensazione, ma so che la strada è quella giusta. 

Oggi spero di ri-uscire a correre. Magari durante il temporale che danno in serata. L’importante in questo periodo (più che in ogni altro) è proprio la costanza. Riuscire a non fermarsi settimana dopo settimana. Non importa fare due o tre giorni di stop quando le sensazioni non sono buone. È fondamentale continuare a piccoli passi, ma sempre in avanti, migliorando poco alla volta. Il traguardo è lontano chilometri, la strada per raggiungerlo è fatta di centimetri.