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Da zero a 10K in 40 minuti in due mesi

Da zero a 10K in 40 minuti in due mesi

Tagliare un traguardo virtuale a volte è emozionante. Come fosse quasi la prima volta. O per lo meno lo è stato per me, che ho potuto riassaporare il piacere della fatica e vederne i risultati. Non solo cronometrici. Allenamento e dedizione possono fare miracoli. L’importante è non fermarsi e voltarsi indietro. 

Sono passati due mesi da quando ho ripreso seriamente in mano allenamenti, salute e alimentazione. Sessanta giorni, partendo praticamente da zero con tanti chili di troppo (nove rispetto a quello che è sempre stato il mio peso forma ideale), ricominciando da zero dopo i problemi alla schiena che mi hanno massacrato per tre lunghissimi anni (ma che ora finalmente sembrano risolti grazie alla palestra), progettando da zero tutta la mia preparazione, chilometro dopo chilometro. E, finalmente, i primi risultati, chiari, evidenti, inconfutabili si stanno vedendo.

La cosa che mi rende più felice è sentirmi bene. Fisicamente. Questo è quello che mi è mancato negli ultimi trentasei mesi, la sensazione di benessere. Ed è quello che al momento mi interessa mantenere nel tempo. Certo, ho dovuto fare qualche sacrificio, abbassare la testa e pedalare (come di dice in gergo e come poi in realtà ho anche fatto). Ma, come tutti i runner e maratoneti sanno, con costanza e dedizione si ottiene sempre tutto. Bisogna solo avere pazienza. 

Settimana dopo settimana qualche etto in meno e qualche chilometro in più hanno iniziato a fare la differenza. Più leggero, più tonico, più veloce, più motivato. Più felice. Approfittando anche del Violarancio Challenge dell’ultimo mese (tre gare virtuali di 1 miglio, 5 e 10 chilometri) mi sono anche potuto involontariamente testare sulle distanze e i risultati sono stati sorprendenti. Non in termini assoluti, ma relativi al miglioramento. Se solo a gennaio facevo fatica a correre sotto i 5 minuti al chilometro per una quarantina di minuti, in questi giorni le cose sono nettamente cambiate. Correre i 10 Km in 40 minuti non è tempo da record (solo qualche anno fa ci provavo a correre la maratona), ma è un buon segnale e un buon punto di partenza/arrivo per i mesi a venire.

Ho solo lavorato sulla velocità, una volta a settimana, ripetute di 500 metri a sensazione. E un “lungo” (in realtà corto) per aumentare i chilometri poco alla volta e arrivare prima alla mezza e (prossimamente) ai 30 (e più) chilometri. Ma, nonostante non abbia mai posto attenzione sulla resistenza, allenamento e dieta hanno fatto miracoli. O semplicemente il loro naturale corso.

L’alimentazione, già. Mangiare bene, tanto, spesso e in modo adeguato è stata (ed è) una delle chiavi del successo, anche grazie all’aiuto dell’amico, runner e nutrizionista, Massimo, con il quale abbiamo costruito un nuovo regime alimentare che ha dato davvero da subito i suoi frutti. E in tempi decisamente veloci. In soli due mesi ho già perso quasi 7 dei chili che avevo accumulato negli anni. Partito da 75 chili, oggi mi ritrovo a 68,2 (-3,2 kg il primo mese e -3,6 kg il secondo), peso che non leggevo sulla bilancia da novembre 2019. I risultati si vedono e, soprattutto, si sentono. 

E la palestra. Amata et odiata palestra che negli anni non ho mai voluto prendere in considerazione pensando sempre e solo a macinare chilometri. Ma che invece si è dimostrato un’arma in più, non solo per recuperare da problematiche (alla schiena) che pensavo irrisolvibili, ma anche per migliorare la corsa stessa. Sentirsi forti, tonici, sicuri è impagabile e può essere un’arma in più quando da sconfiggere sarà ancora il cronometro.

Le prossime settimane proseguiranno uguali, sperando che i vari lockdown non peggiorino troppo il contorno (lavorare invece di dormire la notte non è cosa che faccia proprio bene), con l’intenzione di aumentare ancora la velocità di base e solo successivamente iniziare a lavorare su resistenza e distanza. Gare al momento non ce ne sono e può essere solo un vantaggio dal punto di vista mentale per non rischiare di voler fare tutto di fretta e ricadere nuovamente negli errori del passato.

Ah... una cosa fondamentale che mi stavo dimenticando (intanto faccio le corna per scaramanzia): in tutto questo tempo, con la nuova programmazione che prevede corsa, bici (nuoto quando si potrà) e palestra, non mi sono mai ancora infortunato. Il vero segreto per migliorare.