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Sole, neve e freddo

Cielo limpido d'un azzurro sfuocato. Campi bianchi ovattati. Un sole disegnato con colori pastello ormai quasi sceso all'orizzonte. E una lunga grigia striscia di asfalto intervallata da sottili ma solidi strati di ghiaccio. Era l'alzaia del Naviglio in questo pomeriggio. Fuori -5°C. E' da ieri che non vedevo l'ora di uscire, ma ogni tanto si deve pur rifiatare. Memore della fatica dell'altro giorno ho optato per un abbigliamento un po' più leggero, con sottomaglia a maniche corte. E soprattutto scarpe da running. Ho notato subito il freddo ai piedi, cosa rara, nei primi chilometri, nonostante le strade e i marciapiedi fossero ben puliti.

Però mi sono accorto di avere un buon passo. Le gambe hanno girato da subito bene, forse riposate in questi giorni o forse solo più reattive rispetto al mattino. Appena scaldato ho abbassato la fascia copri-collo, che inizialmente tengo alta fin sopra al naso, per favorire la respirazione. Ho avuto come la sensazione che l'aria fosse più pesante. Ho fatto fatica riempire pienamente i polmoni. Forse è anche per questo, come dice Cris, che l'altro giorno ho fatto così fatica. La ciclabile era quasi interamente pulita, se non in alcuni tratti sempre in ombra nei quali ho dovuto correre dove la neve era più fresca per non rischiare di scivolare sui lastroni di ghiaccio formatisi per il continuo passaggio di gente. Mi sembra di aver tenuto un passo regolare per tutti i 14 Km cercando di tenere controllato il buon movimento circolare nella falcata. Mi son sentito bene, rilassato, avvolto nella tranquillità della campagna invernale. Situazioni che prossimamente saranno difficili da rivivere visto che dalla prossima settimana ricomincerò a correre la sera tardi. Quando arrivano gli ultimi momenti ce li si gode di più, sempre. Ho anche incontrato parecchia gente in giro a passeggiare nonostante non fossimo nel week-end, ma un solo altro runner imbacuccato nel suo completo invernale. Non ho badato al cronometro e solo ora scopro un nuovo personal best sulla distanza, 54' 42", un minuto esatto in meno rispetto a dieci mesi fa. Mi sa che nelle prossime settimane ci saranno delle belle sorprese.

La sorpresa di oggi invece è l'annullamento, o meglio il rinvio, della tappa di Giussano di domani nel Campionato Brianzolo di Corsa Campestre. Capisco i problemi che la situazione metereologica sta portando in questi giorni, soprattutto per una gara di cross, ma sarebbe stato bello correre in una situazione del genere. Un anno fa di questi tempi avevo quaranta di febbre ed avevo dovuto saltare la Cinque Mulini. Si vede che è proprio il week-end che ha qualcosa contro la corsa in generale. Comunque la gara sarà recuperata il 25 febbraio, nella pausa che già c'era tra le due ultime due gare in programma.