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Tocc insema per le strade de Puntirol

Si ritorna a correre col gruppo del Mulino Vecchio GPA. Dopo i canonici due mesi di pausa oggi la neve ci accolto alla prima tapasciata dell'anno ed ha creato subito problemi. I percorsi classici sono stati tutti annullati e sostituiti da soli due giri da 5 e 10 Km, uno interno al paese e uno che fuoriuisciva appena per le campagne. Non ho ben capito il ragionamento degli organizzatori, dato che saremmo benissimo potuti arrivare anche fino a Treviglio lungo le strade asfaltate della bassa bergamasca, ma tant'è. Arrivo presto insieme a Iacopo dato che abbiamo in previsione un lungo entrambi. Avrei voluto fare i ventotto unendo i percorsi da sette e ventuno, ma mi accontento invece dei 25 Km, facendo prima un giro da cinque e poi due da dieci. Ci accolgono ben -9°C.

Guardando le macchine lasciate fuori la notte sembra quasi sia nevicato, ma è solo umidita congelata. artiamo subito insieme. La difficoltà maggiore è riuscire a scaldarci. Le mani soffrono tantissimo. Siamo coperti da capo a piedi e la brina si condensa subito su fronte e ginocchia. Giramo intorno ai 4' 30". Vorrei fare il primo giro da cinque lento, spingere nel secondo da dieci che vale anche per il campionato interno e recuperare poi nel terzo. Saluto Iacopo al quarto chilometro dato che lui opta per tre giri lunghi. Ritorno alla partenza dove si stanno radunando i compagni del gruppo in 23' 42". Peccato che ci si impieghi più di un quarto d'ora prima di ripartire e faccia in tempo a riraffreddarmi. Al via Filippo scatta subito davanti e lo affianco. Non ci vediamo dalla corsa di Gorgonzola, a dicembre. Prendiamo subito un buon passo intorno ai 4' al chilometro lasciando ben presto indietro tutti gli altri. Andare con ritmo alto aiuta anche a scaldarsi e infatti climaticamente parlando stiamo poi bene. Ripassiamo nelle vie di Pontirolo per poi uscire in direzione Treviglio. Al bivio prendiamo per Fara per poi ritornare subito ancora verso il paese. Intorno al settimo chilometro, che per me corrisponde al dodicesimo, sento quasi una piccola crisi e per farla passare mi do una sferzata e aumento il ritmo sui 3' 50" e provo a tenerlo fino all'arrivo. Conosco bene le strade percorse più e più volte e so che davanti oho tre chilometri in leggera salita. Ma tengo bene il passo. Il freddo si fa sentire per il sudore che si condensa addosso. Passo una buona parte degli amatori della domenica che hanno avuto il coraggio di mettere il naso fuori di casa. Filippo restq quasi subito indietro e non lo sento più, ma so che non molla di certo. Arrivo in paese, salitella, curva e controcurva e poi il rettilineo fino all'arrivo. Mi fermo al nostro ritrovo dando il tempo sulla distanza, 39' 40", e aspetto che anche Filippo arrivi. Ripartiamo dubito per il secondo e ultimo giro. Questa volta la fatica si fa sentire. Lascio fare a lui il ritmo e seguo. Per la terza volta passo il paese e ritorniamo in campagna. Passiamo Ivana e Lucia anche loro al secondo giro e poi quasi ancora allo stesso punto di prima, quando so che potrei soffrire troppo per il finale mi ridò un passo più veloce. Certo non come al primo giro. Filippo mi rimane più in scia. Le gambe un po' soffrono, ma avrei pensato peggio. E' più il freddo a dare fastidio. Spingo e tengo, anche se mi accorgo che le gambe fanno fatica ad alzarsi, un po' atrofizzate dalla temperatura. Ma non mollo e in 1h 20' 44' completo il mio giro da 20 Km. E sommando anche il primo parziale scopro ora di avere un 1h 44' 26" che diventa il nuovo personale sulla distanza, con ben venti minuti di miglioramento. Vero che oggi non c'era salita. E anche questo week-end è quasi andato, resta il defaticamento di domani. Spero solo che il fastidio che ho al ginocchio non diventi compagno di tutte le prossime corse.