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Gessate-Gorgonzola-Canonica e ritorno

Che giornata! In tutti i sensi. Cielo azzurro, sole, 9°C, corsa (tanta corsa). Non poteva inziare in maniera migliore il week-end. Ho dormito qualche ora in più del solito e quando mi sono alzato misentivo bene, nonostante i quattordici fatti solo ieri sera. Non vedevo l'ora di uscire e non ho aspettato molto. Maglietta, maglia termica e pantaloncini. Ho dato una lettura veloce al sito per capire quale percorso fare. Avevo le idee chiare ma volevo essere più sicuro sul cronometraggio. L'ultima e unica volta che avevo fatto 35 Km sul Naviglio risale ancora ad ottobre, ad inizio preparazione per la Maratona di Reggio Emilia. Altri tempi. La seduta di oggi preveda tre ore con variazioni di ritmo, ma mi è sembrato un po' troppo dato che la maratona vorrei correrla sotto le tre ore, così ho optato per la distanza lunga a buon ritmo.

In toeria avrei dovuta corrrla quasi tutta sui 4' 30" per poi fare due variazioni tra i 4' 05" e i 4' 15" di tre-quattro chilometri. Appena partito sono stato tranquillo sapendo che la stanchezza sarebbe scuita poco alla votla da sola senza tanto bisogno di cercarla. Arrivato a Bellinzago ho svoltato a destra verso Gorgonzola, fino all'altezza del vecchio mulino. La temperatura era quasi fresca fino a quando non mi sono completamente scaldato, poi è stato uno spasso. Per la prima metà di allenamento c'è stato anche un fastidioso vento trasversale che soffiava, ma non credo abbia inciso molto se non in qualche piccolo tratto. Essendo ora di pranzo non ho trovato moltissima gente lungo l'alzaia fino al primo pomeriggio. Dopo una decina di chilometri il gemello destro invece ha deciso di farsi risentire e non mi ha più dato tregua fino all'arrivo. Credo che dovrò passare dal massaggiatore onde evitare inutili infortuni. Prima sosta verso il 12 Km al parco di Inzago solo per un veloce sorso d'acqua, anche se di sete in realtà non ne avevo molta, ma è comunque meglio abituarsi visto che sta per arrivare la stagione più calda. Passato Groppello e iniziato il tratto ghiaioso la fatica ha cominciato un po' a garsi sentire. Oltretutto ero immerso tutto solo tra gli alberi che riempiono la sponda tra Naviglio e Adda. Tanti uccelli e il sole che fortunatamente un po' scaldava. Non appena una nuvola lo ha coperto la temperatura è decisamente diventata meno piacevole. La difficoltà nel tratto ad arrivare fino a Canonica, in tutto tra andata e ritorno 9 Km, è che non ho riferimenti nè cronometrici nè visuali, quindi non so mai a che punto mi trovo. Il ritorno, dopo il passaggio alla mezza, l'ho sofferto un po', non vedendo l'ora di ritornare lungo la ciclabile e ritrovare la fontanella sia per bere che per prendere l'unico gel di giornata. Da lì poi sapevo sarebero mancati ancora solo 10 Km, i più faticosi. Ho cercato di mantenere il ritmo costante ui 4' 15" e ci sono abbastanza riuscito. Praticamente una media di uno o due secondi solo più alta rispetto alla Maratona di Reggio Emilia. Ho visto che sarei potuto arrivare al passaggio dei 30 Km sulle due ore e infatti il cronometro ha segnato 2h 00' 21". Da lì in poi, esattamente al ponte di Inzago, ho solo pensato a tornare a casa. La fatica si è fatta sentire eccome, ma nessun piccolo crampetto, solo gambe pesanti e stanchezza. L'alzaia intanto si è riempita di persone per la passeggiata pomeridiana. Ho fermato il cronometro dopo 2h 21' 07" che in proiezione sui quarantadue fa già un tempo che non voglio neanche nominare. Ed ora un week-end in relax.