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Masatona (Masate)

Sono tornato da poco più di un'ora col nuovo personale sui 18 Km. Questa mattina ci ho creduto fin dall'inizio ed è arrivato, ma lo davo quasi per scontato. Dopo i 18 Km di settimana scorsa tra i sali-scendi della Brianza, non avevo alcun dubbio che oggi sul percorso quasi completamente piatto di Masate avrei fatto meglio. Ma c'era sempre il dubbio stanchezza che in questo periodo non è da sotto valutare. Ero carico già alla partenza ed ho subito detto a mio Zio che avrei spinto dall'inizio e che quindi non avremmo corso insieme. Oltretutto lui in vista della Cortina-Dobbiaco si è anche fatto qualche chilometro lento prima della partenza. Al via allungo subito sul gruppone insieme a Massimo e Filippo. Massimo si sta finalmente riprendendo dopo il suo stop-forzato, ma i ritmi chiaramente sono calati. Ma ci rifaremo insieme a settembre.

Dopo quasi due chilometri con ritmo sui 4' desiste e ci lascia soli. Filippo è qualche metro più dietro e lo sento. Passiamo nel boschetto fuori città, anche se avendo cambiato leggermente il tracciato dalle precedenti edizioni il tratti di sentiero sono minori. Tra salitelle, curve e sorpassi prendo qualche decina di metri anche su Filippo e parto in solitaria. Nel tratto piatto di campagna verso Gessate prendo un buon ritmo e supero un bel numero di podisti. Saluto qualche faccia conosciuta durane gli allenamenti sul Naviglio. Era da tanto che non facevo una tapasciata e mi mancava. Ci vuole ogni tanto anche il clima rilassato di una corsa tra amici. Ritorno verso la partenza e poi via di nuovo verso le campagne. Il sole è caldo e alto. Mi fermo a tutti i ristori fino alla fine: un po' di acqua per dissetarmi e un po' di acqua in testa. Rinfresca quasi di più la seconda della prima. Controllo ogni tanto dov'è Filippo per vedere se sto calando il ritmo e vedo che anche lui sta bene. Al passaggio dell'undicesimo chilometro controllo il cronometro e sono solo un minuto oltre i 4' di media. Stringo i denti per l'ultimo tratto che sfiora Bettola e Pozzo d'Adda. L'asfalto mi aiuta a riposare mentalmente. La difficoltà più grossa di questa corse è proprio la massicia presenza di strade sterrate di campagna per la maggior parte sconnesse e dure. Una distrazione può essere fatale per le caviglie e il continuo cambio di traiettoria ruba energie preziose. Ritorno verso il bivio appena prima dell'ultimo chilometro. Incrocio Arianna con la quale scambio un cinque, poi Antonella, mamma, Renato, poco più dietro Antonio, Ivana e qualche altro. Poi parto per lo sprint finale. Non guardo più il cronometro da alcuni chilometri ma so di avere un buon passo. Il giro attorno al parchetto comunale è come un giro di pista di atletica. Allungo fino alla fine e fermo il crnometro a 1h 14' 24", un minuto e mezzo in meno di settimana scorsa, più di dieci rispetto all'anno scorso. Avrei detto meglio, ma il percorso non è stato poi così facile. E non dimentichiamoci che questa settimana non ho praticamente mai recuperato. Oltretutto c'è da dure che i 18 Km sono una distanza strana, che soffro particolarmente. Mentalmente sono meno si una mezza ma in realtà il ritmo non può essere più veloce di molto. Beh, finalmente questa volta è andata bene.