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Campionato Brianzolo di Cross (Giussano)

Poteva andare meglio e poteva andare peggio, per tanti versi. Va bene così. Quando oggi sono arrivato al campo di gara era uno spettacolo. Due settimane fa un deserto tutto bianco e temperatura che rasentava lo zero, coperto con guanti e cappellino. Oggi 20°C, un parco verde pieno di gente, standini sparsi ovunque, un laghetto a fare da cornice al campo di gara, canottiera e calzoncini corti. Sembrava fosse quasi estate. Oggi è stato un giorno speciale, doveva esserlo per forza. Ho cominciato a fare i conti in settimana per la classifica generale e mancando solo due gare i punti i palio non sono poi molti. Pochi di svantaggio sul terzo, uno solo sul quarto, rubato proprio la settimana scorsa. Oggi avrei potuto provare ad avvicinarmi al primo ed a scappare al secondo.

Campionato Brianzolo di Cross

Appena arrivato mi godo per una decina di minuti l'ambiente. Il sole aiuta l'anima, il resto lo fanno tutte le persone presenti per un pomeriggio di sport e sudore. Incontro Marco, amico di FB elo saluto scambiandoci qualche parola. Faccio poi un giro di perlustrazione per capire il percorso. Poche curve, abbastanza piatto, terreno duro e un salitone di duecento metri verso il finale. Non mi sembra particolarmente difficile, anzi abbastanza adatto alle mie caratteristiche. Arrivo alla partenza che mancano pochi9 minuti al via e trovo il Cune ad aspettarmi. Due chiacchere e scopro che è presente uno dei più forti della mia categoria ancora indietro in classifica perchè con una gara in meno. Ma conteggiando cinque gare su sei (toglieno la peggiore automaticamente per chi le ha corse tutte), passerebbe laprossima settimana al primo o al secondo posto. Per cui addio podio. Si lotta da subito per mantenere il quinto posto, ultimo per andare a premi. Cerco i miei diretti avversari con il numero 20 e il 509, ma trovo solo il primo, quello davanti a me in classifica. Allo sparo partiamo forte. Il giro è un po' particolare e non si ritorna subito vicino a aprtenza e arrivo ma si corre su un circuito staccato per cui è difficile sapere la vera velocità per me che non ho il gps. Infatti credo di partire subito troppo forte accodandomi al mio avversario e provando a fare la corsa su di lui. Abbiamo un buon passo e provo a tenerlo. Dopo mezzo giro provo anche a superarlo e prendo qualche metro. Come al solito recupero qualche posizione su quelli troppo lanciati. Alla salita fatico, molto. Non tira molto, ma duecento metri sono lunghi. Non c'è nemmeno tempo di rifiatare troppo dopo arrivando troppo in fretta alla discesa che riporta in piano. Nel secondo giro quasi dove prima lo avevo superato io rivengo superato dal 20 che mi prende poco a poco un bel po' di metri. Cerco di rimanere costante sul passo, ma vedo che ne ha più di me. Mi concentro sulla mia corsa e mi aggrego al duo di Presezzo che mi precede. La salita al secondo giro segna ancora di più le gambe. Il caldo si fa sentire, il sudore riga la faccia. Ho il fiato a mille e si sente. Ogni tanto scovo Roberto intento a fotografarci come suo solito, ma rimango concentrato sul passo. Sento che dietro non mollano. Al terzo giro la salita è quasi una scalata. Cerco di accorciare la falcata e di farla più veloce, ma al posto delle gambe sento due macigni. Arrivato in cima provo a recuperare per qualche passo ma poi c'è il finale da lanciare. Davanti sono abbastanza regolari e dietro sento il fiato sul collo. Non mi volto. Nel discesone vengo superato di slancio da chi  mi seguiva. Lo lascio andare. Cerco di mantenere il passo e gaurdo l'arrivo. Una curva a sinistra, il passaggio sulla strada sterrata e poi cento metri di sprint. Appena girata l'ultima curva do quello che rimane. La maglia verde che mi aveva superato non ne ha più, lo supero e gli taglio la strada per metterlo in difficoltà. Sono in apnea ma provo a prendere anche quello poco più avanti che quasi sul traguardo ha rallenato molto, ma per 30 centesimi di secondo non ce la faccio. Ho i polmoni che stanno esplodendo quando mi fermo. Mi siedo e aspetto il Cune che è poco più dietro. La maglia verde viene a salutarmi e ci stringiamo la mano, con un sorriso. Poi aspetto che esca la classifica finale: 24° di batteria, 7° di categoria e 21' 18" il tempo di gara, su un percorso credo appena più corto dei 6 Km canonici. La classifica generale non è ancora stata aggiornata, ma credo che con una buona gara la prossima settimana il quinto posto sia alla mia portata. Domani mattina invece è tempo di Mezza a Treviglio. Speriamo che le gambe non siano troppo stanche.