361°: Meraki e Stratomic, accoppiata perfetta
In questi giorni, in cui riprendere a correre seriamente sembra ormai un’utopia, posso concentrarmi per raccontare dei prodotti usati e provati negli ultimi mesi di questo 2017. Inizio con le scarpe. Quelle 361° che già mi avevano stupito nella prima parte dell’anno, ma questa volta con altri due modelli decisamente complementari tra di loro: Meraki e Stratomic.
Di 361° (361 degrees, letteralmente, o tre-sei-uno, per noi) avevo già detto a suo tempo. Un marchio globale, nato in Cina (e secondo nel mercato cinese delle scarpe da running), ma non geolocalizzato solo sul territorio asiatico, e che sviluppa strategie, prodotto, marketing in diverse parti del mondo. Pur essendo una casa ancora relativamente nuova e sconosciuta ai più, deriva parte della sue esperienza da aziende leader del settore, regalandoci prodotti che nulla hanno da invidiare ad aziende ben più rinomate. Anzi.
Con Meraki e Stratomic ho corso nella seconda metà dell’anno, quella un po’ più martoriata dai malanni, alla ricerca della forma perfetta per affrontare la maratona. Le ho usate entrambe in allenamento, ma sempre con scopi e modalità differenti tra di loro. Sono diverse e destinate a modi di correre differenti, anche se si somigliano in alcuni tratti. Uno in particolare, punto comune di tutte le scarpe 361°, l’intersuola. Basata sul brevetto Qu!k Foam, è composta da una miscela di EVA e gomma incapsulata in un una pellicola di poliuretano, per attenuare gli impatti in modo duraturo ed efficace. Uguale, ma destinato a creare a suo modo un feeling differente per ogni modello.
Meraki: leggera e veloce
La Meraki è sicuramente da considerarsi una scarpa intermedia. Una di quelle che metti ai piedi in allenamento quando hai voglia di spingere. Sono stato indeciso fino all’ultimo se usarle alla Firenze Marathon dello scorso autunno, optando poi invece per un modello più strutturato e lento a causa della mia forma non perfetta. Una forma diversa da tutte le sorelle 361°, un design più ricercato, una linea pulita e snella. Piacevole. Caratterizzata da una suola a contatto totale con il terreno. Sono molto più leggere di quanto possano sembrare prima di prenderle in mano e ancora di più una volta messe ai piedi (solo 290 gr).
La tomaia è caratterizzata da una sottile maglia intrecciata priva di cuciture, che aiuta ad evitare fastidiose irritazioni da sfregamento durante la corsa, permettendo allo stesso una buona traspirazione. L’interno della calzata è avvolto da una gabbia tramite una morbida rete interna, che permette alla scarpa di addattarsi perfettamente al piede, riducendone i movimenti non necessari. La morbida linguetta e il collare anatomico attorno alla caviglia (una delle caratteristiche più apprezzo di tutti i modelli 361°) ne completano comfort e sicurezza.
Come già detto, l'intersuola è caratterizzata dal sistema Qu!ck Foam, distribuito lungo tutta la lunghezza della scarpa, regalando una perfetta sensazione di ammortizzazione e reattività. La suola invece è composta da due sistemi che lavorano all'unisono. Il sistema Qu!ck Flex, che supporta il naturale movimento del piede rendendolo più naturale e bilanciato, e migliora l'appoggio in fase di spinta aumentando trazione e accelerazione. E il sistema Qu!ck Spine, composto da una piastra in fibra di carbonio per stabilizzare al meglio l'appoggio del piede. Il drop è di soli 9 mm. Tutti elementi che rendono la Meraki una scarpa per prestazioni più ricercate e per ritmi più veloci.
La sensazione è di avere ai piedi una scarpa leggera, bilanciata, solida, fatta per correre. Adatta per gli allenamenti di qualità, per cercare velocità e reattività. Il meglio lo da quando l’appoggio si sposta sull’avampiede, regalando quella spinta in più. Una scarpa che si presta bene a tutte le distanze dai diecimila alla maratona, a patto di saper sfruttare appieno la loro vera anima.
Le nuove 361° Meraki (nella versione arancio) e Stratomic (nella versione nera).
Stratomic: neutra ma versatile
Se la Sensation 2 era la scarpa più neutra che potesse esistere, Stratomic rappresenta il nuovo che avanza. La nuova generazione. Ma invece di derivare proprio dai modelli che l’hanno preceduta, nasce dallo sviluppo, in chiave neutra, della linea stabile (Strata) di 361°. E si sente. La calzata rimane molto più stretta, avvolgente, sicura. I dettagli sono stati curati con maggiore attenzione, a partire dalla tomaia a doppio strato priva di cuciture. Una forma più affusolata, spartana, che la fanno percepire più aggressiva dei modelli con caratteristiche più simili. Non mancano anche qui la morbida linguetta e il collare anatomico che garantiscono comodità e solidità.
Il Qu!ck Foam viene utilizzato lungo tutta la lunghezza del piede in differenti densità, fornendo una graduale morbidezza che accompagna la rullata del piede, più soffice sul tallone e meno sull’avampiede. Caratteristica che rende la Stratomic una scarpa neutra, adatta a tutti, ma che sa adeguarsi perfettamente alla tipologia di allenamento, di ritmo e di appoggio che si imposta. Il peso non è certamente da superleggera con i suoi 326 gr, ma probabilmente il drop di 8 mm la fa sembrare ben più light di quanto sia realmente.
L’ho usata principalmente durante allenamenti di lento o in progressione o nelle variazioni di ritmo, in quei giorni in cui non sia ha voglia di pensare a nulla ma solo di correre. Stratomic è una scarpa versatile, in grado di accompagnare gentilmente un ritmo lento, ma pronta a scattare non appena le si vuole chiedere di più.
Meraki vs Stratomic
Sicuramente Meraki e Stratomic non sono due modelli che si possano fare concorrenza in casa 361°, anzi. Le definirei complementari, l’accoppiata perfetta per chi desidera avere una scarpa da gara e per lavori di qualità, accompagnata da un modello meno spinto da utilizzare durante tutte le altre tipologie di allenamento. Ma allo stesso tempo, Stratomic si presenta anche come la perfetta scarpa plurifunzionale, adatta a tutte le situazioni, per chi preferisce correre sempre con lo stesso modello o per chi non ha esigenze particolari. Basta saper scegliere.