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Parma Marathon violarancio

È passato più di qualche giorno dalla Parma Marathon. Un week-end vissuto in totale immersione tra i colori violarancio dei Corro Ergo Sum Runners. Un momento che aspettav(am)o da fin troppo tempo, ma che finalmente ci ha permesso di ritrovarci tutti insieme e conoscere nuovi compagni uniti dalla stessa passione. E anche se non ho potuto correre è un po’ come se lo avessi fatto.

Non ho corso. E non so come avrei fatto se anche io mi fossi appuntato il pettorale sulla divisa. Perché nonostante tutto è stato un week-end talmente pieno, talmente veloce, talmente coinvolgente che domenica sera sono inesorabilmente crollato sul divano. 

Parma Marathon, con la sua offerta multi-gara è stata la meta perfetta per la nostra gara sociale del 2019. Diecimila (competitiva e non), trentadue chilometri e maratona. Impeccabili. Tutte colorate di violarancio. Per me è un segno di estremo orgoglio vedere come i compagni tengano al gruppo e vogliano sempre dare il meglio di sé in ogni occasione. Non l’ho certo scoperto oggi (o lo scorso week-end). Ma non trovandoci più spesso quanto una volta (mea culpa), è importante sapere di correre insieme sempre nella stessa direzione, verso lo stesso obiettivo. 

Chi non c’è stato non ha potuto toccare con mano lo spirito di squadra e di amicizia che abbiamo respirato. Non ha visto compagni incontratisi per la prima volta, partire insieme verso il traguardo e aiutarsi a vicenda senza interessi personali. Non ha visto i nostri "futuri eredi” divertirsi, a loro volta di corsa, all’interno del Parco della Cittadella applauditi dagli adulti trasformati per una volta in spettatori. Non ha visto sventolare le nostre bandiere all’arrivo e alla partenza per salutare i compagni in gara. Non ha applaudito le nostre vittorie, che fossero personali o assolute (non posso non citare il 2° posto assoluto di Stefano Meroni della 32 Km e i quattro podi di categoria di Gabriele, Fabrizio, Franco e Sergio). Non ha vissuto un terzo tempo ristoratore a base di torta fritta (o gnocco) e lambrusco. Perché oltre a correre, a volte, conta anche altro.


Corro Ergo Sum Runners alla Parma Marathon: bandiere all’arrivo (1), i Corro Ergo Sum Runners (2), il secondo posto di Stefano Meroni (3) e foto di gruppo alla partenza della 10K (4).

Non rinuncerò mai a vivere almeno una volta l’anno la nostra corsa di gruppo. Perché è bello condividere le proprie sconfitte e le proprie vittorie ogni domenica sui social e sul web, ma non c’è niente di più bello che viverle insieme. Anche tra mille difficoltà (chi non ne ha?), anche tra mille impegni. Perché sappiamo tutti che un maratoneta quando vuole qualcosa lo ottiene. Lo raggiunge. Costi quel che costi. 

Per cui grazie. Grazie per averci regalato questa due giorni diversa. Per avermi ricordato che è bello correre (e state tranquilli che tra poco ne avrete di polvere da mangiare), ma è altrettanto bello fare correre gli altri, incitarli, abbracciarli. A volte anche per me è difficile portare avanti questo blog, soprattutto oggi in cui il tempo libero non è più solo mio. Come è altrettanto difficile gestire una squadra con tante teste, tante ambizioni, tante idee. Ma dopo giornate come quella passata è impensabile non voler credere di andare ancora avanti. Di andare oltre. Di diventare grandi. La strada è quella giusta e noi la stiamo correndo. Insieme.