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Tutta la potenza di Polar Vantage V2, la prova

Polar Vantage V2

Quando si parla di potenza nella corsa sono in pochi a sapere realmente di cosa si stratta e a come sfruttarla. Ma ridurre tutte le capacità e le possibilità regalate dal Polar Vantage V2 solo a quello sarebbe estremamente riduttivo. E dopo averlo provato per svariati mesi, questo è quello che ho scoperto...

Se i touchscreen sono diventati ormai un'abitudine su molti prodotti che utilizziamo quotidianamente come smartphone, tablet, schermi dell’auto o elettrodomestici vari, la stessa tecnologia non mi è mai piaciuta (gusto personale) invece sugli orologi. Schermi di dimensione troppo ridotta e spesso tecnologie non funzionali come dovrebbero. Fa eccezione, in questo caso, l’esperienza che ho avuto con Polar Vantage V2, che risponde invece in modo piacevole e veloce ai comandi e, cosa importante, non si attiva inavvertitamente durante le sedute di allenamento (solo durante la doccia, ma non è un grosso problema). Continuo a preferire l’utilizzo dei tasti analogici laterali, anche se spesso cado comunque nell’abitudine di passare il dito anche sul display. E senza pentirmene. 

Premessa

Preciso che questo non vuole essere un manuale di utilizzo, né tantomeno un documento esplicativo di tutte le (decine di) funzioni di Vantage V2 ma un articolo in cui raccontare (come sempre) la mia personale esperienza e analizzare le principali novità e funzioni di questo nuovo modello di casa Polar.

Robusto ed elegante

Vantage V2 insieme a Grit X rappresenta il top di gamma di Polar parlando di running: corposi, resistenti e molto simili tra di loro. Vantage V2 presenta con dimensioni in linea con quelle di altri modelli (47 x 47 x 13 mm), peso di 52 grammi, touchscreen a colori e lenti laminate in Gorilla Glass con rivestimento anti-impronta di 1,2”, risoluzione 240 x 240 pixel e sensore di luminosità ambientale che regola la luminosità in base all’ambiente circostante. La cassa è in alluminio aerospaziale in polimero rinforzato con fibra di vetro e cinturino in siliconeUno stile elegante, ma con elementi che lo rendono piacevole al polso anche quando non si è in allenamento. Sono tre le colorazioni disponibili: nero, grigio-argento, nero-verde. Quello che personalmente ho potuto provare e ho indossato per alcuni mesi è stata la versione totally black.  

Come tutti i prodotti Polar, anche Vantage V2 presenta un lettore della frequenza cardiaca decisamente avanzato e affidabile, al quale sono stati affiancate moltissime funzione che lo rendono un prodotto completo e funzionale tanto durante l’attività sportiva quanto durante il resto della giornata. È principalmente dedicato al multisport e al suo interno possono essere memorizzati fino a 20 discipline totalmente personalizzabili (sono poi decine quelle reimpostate e scaricabili da Polar Flow). Io l’ho utilizzato principalmente per allenamenti di running, bici, palestra e il monitoraggio delle attività quotidiane.

Test e novità

La principale novità che offre Polar Vantage V2 sono i test sulle prestazioni. Oltre ai già presenti test ortostatico e fitness test presenti su altri modelli, Vantage V2 introduce tre test novità: test di recupero gambe, cycling test e running test.
Parlando di corsa, il running test serve a determinare in modo più accurato il VO2 Max, anche se Vantage V2 è comunque in grado di calcolarlo ricavando i dati dalle sedute di allenamento. Il funzionamento è abbastanza semplice: dopo un periodo di riscaldamento, si avvia manualmente la fase vera e propria di test massimale in cui si deve seguire, per un periodo di tempo che va da 6 a 20 minuti, il ritmo incrementale segnalato dal devices. Sulla schermata compaiono tutti i dati rilevati in tempo reale: velocità di riferimento, real-time, cardio e durata del test. Automaticamente a fine prova (se portata a termine), Vantage V2 mostrerà il VO2 Max calcolato in base a quanto fatto. Rispetto ad altri devices, il vantaggio di non dover necessariamente indossare una fascia cardiaca, ma di poter utilizzare il sensore di rilevazione del battito interno.
Il cycling test serve a determinare l’FTP, ossia la potenza di soglia funzionale, e richiede l’utilizzo di un misuratore di potenza. Un test massimale di 60 minuti (ma possono essere scelte le opzioni 20, 30 o 40 minuti, ma meno precise) che, come quello per il running, guida l’intensità di pedalata fino al raggiungimento della soglia. Vista la durata e le difficoltà crescenti, meglio optare per eseguirlo indoor. 
Ultimo test novità, quello di recupero gambe, che serve a capire se e quanto le gambe sono affaticate e a determinare la forza esplosiva. L’esecuzione è semplice e veloce. Guidati dal Vantage V2, devono essere eseguiti tre salti consecutivi, tenendo le mani sui fianchi, al termine dei quali viene definito lo stato di affaticamento in base all’altezza media che si è riusciti a raggiungere. 

Tra le nuove funzioni, da segnalare anche Hill Splitter, che in automatico rileva salite e discese, mostrando informazioni dettagliate sulla prestazione, come frequenza cardiaca, distanza, velocità, salite e discese, per ogni pendenza del percorso. Utile soprattutto a chi corre in montagna e nei trail.


Schermate attività giornaliera di Polar Vantage V2: attività giornaliera (1), consigli (2), cardio (3) e monitoraggio sonno (4).

Menù e Widget

I pulsanti di Vantage V2 sono cinque. I tre tasti a destra sono quelli funzionali: su, giù, conferma e corrispondono ai comandi che possono essere dati anche con il touchscreen scorrendo a destra-sinistra o su-giù e dando un tap (pressione centrale) per conferma. Il tasto in basso a sinistra permette di attivare il Menù e tornare alla pagina precedente mentre si naviga e, tenuto premuto per qualche secondo, sincronizzare l’orologio con lo smartphone. Quello in alto a sinistra attiva e disattiva la luce del display e, tenuto premuto per qualche secondo, blocca il display. 
Scorrendo sul touchscreen dal basso verso l’alto si avviano i controlli della musica, che permettono di controllare la app di musica attiva sullo smartphone (quando sincronizzato). Vantage V2 non permette di archiviare mp3 direttamente sull’orologio. Scorrendo allo stesso modo dall’alto vero sul basso si ha la possibilità di personalizzare le Impostazioni rapide.

Il Menù permette di attivare tutte le funzionalità di Vantage V2: avviare una sessione di allenamento, eseguire esercizi di respirazione guidati, sincronizzare segmenti di Strava, attivare promemoria per l’integrazione durante l’attività, timer (cronometro e conto alla rovescia), attivare/disattivare i widget, effettuare i test (vedi sopra) e entrare nelle impostazioni dell’orologio.

Vantage V2 presenta, inoltre, una serie di schermate-widget che permettono di avere informazioni sulle principali aree fisiologiche, stato di forma e allenamenti. Tutte le schermate sono composte da un’anteprima (che può essere utilizzata come schermata principale) e da una pagina con dati più approfonditi: monitoraggio della frequenza cardiaca, ultime sessioni di allenamento, monitoraggio del sonno, consiglio allenamenti giornalieri (di forza, muscolare o cardio), meteo, riassunto settimanale delle attività, attività giornaliera, stato di forma, più due semplici schermate con data e ora o personalizzabile col proprio nome.
Per scorrere le diverse schermate sono utilizzabili il touchscreen o i pulsanti Su e Giù. Per entrare nella schermata prescelta è possibile fare un tap sullo schermo o utilizzare il tasto centrale rosso.

Frequenza cardiaca

Vantage V2 presenta il nuovo sensore ottico di frequenza cardiaca di Polar, identici a quelli presenti su Grit X, composto da 10 LED (5 rossi, 4 gialli, 1 verde). I LED di colore diverso gestiscono meglio i vari colori della pelle. Inoltre, alcuni colori tendono ad andare più in profondità di altri che sono invece migliori in superficie. Il sensore sporge leggermente dal fondo dell'orologio di circa un millimetro in modo da essere sempre a contatto con la pelle, anche quando gli inevitabili movimento del braccio spostano il cinturino. 
Non ho mai avuto la necessità di stringerlo troppo al braccio (ormai col tempo ed i diversi modelli testati, ho imparato sia quanto il cinturino debba essere stretto, sia dove posizionarlo sopra al polso), ma semplicemente di renderlo più saldo durante i movimenti dovuti alla corsa (durante l'uso giornaliero è possibile utilizzarlo con il bracciale leggermente più allentato). Provato in diverse posizioni e su entrambe i polsi (nel menu è presente l’opzione in cui indicare su quale braccio si indossa) e con differenti misure di allacciamento, è facile poi trovare il giusto compromesso tra comodità e funzionalità, magari anche utilizzando due misure diverse per attività e riposo. Il segreto è sempre quello di indossarlo in modo corretto, non troppo stretto onde evitare una vaso-costrizione, non troppo largo perdendo il segnale. E ricordando di tenere sempre presente le criticità date da strumenti così sensibili, quali la dimensione del braccio, l'irsutismo, il colore della pelle, i tatuaggi e il sistema venoso (leggi qui l'articolo sulle Criticità del cardio da polso). 

Il risultato del monitoraggio della frequenza cardiaca è stato come da aspettative nella norma e, anche nei lavori con variazione di ritmo, la risposta è stata paragonabile a quella di altri dispositivi (sempre con lettura ottica da polso).


Schermate attività (corsa) di Polar Vantage V2: corsa (1), cadenza (2), cardio (3) e potenza (4).

Attività (running)

L’utilizzo in corsa è abbastanza semplice. Tasto rosso tenuto qualche secondo per avviare la schermata delle attività. Una volta aperta è possibile scegliere una delle tante attività presenti nel menù. La ricerca del battito cardiaco e del segnale GPS partono in automatico (le due icone diventano verdi quando i rispettivi segnali sono stati trovati). Premendo nuovamente il tasto rosso centrale l’attività inizia. Le schermate disponibili (non personalizzabili) sono varie e riassumono, divisi per schermata, tutti i dati rilevati durante l’attività: la schermata principale mostra frequenza cardiaca, distanza, andatura e tempo trascorso; la schermata potenza permette di visualizzare la potenza massima, media e quella in tempo reale; la schermata dell’altimetria, l’altezza massima raggiunta, quella minima, quella attuale e la percentuale di pendenza; la schermata cardio visualizza la fc max, la frequenza cardiaca in tempo reale e la media. Durante l’attività il touchscreen è (giustamente) disattivato e le schermate sono scorribili solo attraverso i tasti. Premendo il tasto rosso durate l’attività si attivano i lap manuali.
Per arrestare la registrazione è necessario premere il tasto Menù (in basso a sinistra) e successivamente tenerlo premuto ancora per 3 secondi per salvare l'attività. Una volta terminato l’allenamento viene visualizzata una schermata di riepilogo in cui sono presenti i dati generali riassuntivi dell’allenamento.

Se devo trovare un piccolo difetto durante il suo utilizzo, Vantage V2 potrebbe essere migliorato aumentando sia la vibrazione che il volume di segnalazione (ad esempio dei lap) che sono un po’ troppo leggeri. Se distratti o in presenza di rumore (ad esempio su una strada su cui passano auto) a volte capita di non sentirli.  

Segnale GPS e Barometro

La ricezione del segnale GPS è buona, soprattutto quando si ri-correre nello stesso posto (la prima volta è necessario solo qualche secondo in più).
Come in tutti gli ultimi modelli, anche Vantage V2 è dotato dei principali sistemi satellitari mondiali e presenta tre opzioni: lo statunitense GPS abbinato al russo Glonass, al giapponese QZSS, all’europeo Galileo (leggi qui tutti i segreti della ricezione satellitare).
Come per qualsiasi altro GPS, è buona abitudine per una buona e più veloce ricezione aggiornare frequentemente il firmware interno per l’aggiornamento delle effemeridi dei satelliti.

Potenza

Vantage V2, come la sua precedente versione e il Grit X, presenta una funzione nativa per la misurazione della potenza (di corsa), senza la necessità di utilizzare un sensore esterno (come ad esempio Stryd), visualizzabile in una schermata specifica dell’attività, che mostra la potenza massima, la potenza media e la potenza in tempo reale. 
Il calcolo viene eseguito con un algoritmo sviluppato direttamente da Polar basato sui dati di GPS e del barometro. Vantage V2 utilizza la potenza di corsa per calcolare il carico muscolare, ossia il carico che la sessione di allenamento apporta alle articolazioni e all'apparato muscolo-scheletrico. 

Come nel caso della rilevazione cardiaca tra polso e fascia ci possono essere discrepanze, ritardi e diversa precisione, la stessa cosa può accadere nel caso della rilevazione della potenza, tra la funzione di Vantage V2 e un sensore esterno (come Stryd). Ritengo però che nella maggior parte dei casi, il valore reso da Vantage V2 possa essere sufficiente per gli scopi della rilevazione della potenza nel running e permetta di sfruttare il dato sia per migliorare le proprie capacità, sia come informazione durante la corsa. 
Per approfondire l’utilità e il metodo per l’utilizzo della potenza nel running, rimando all’articolo dedicato La potenza del runner.


Schermate attività (corsa) di Polar Vantage V2: consumi (1 e 2), dati generici (3) e schermata orario (4).

Batteria

La batteria è sicuramente un punto forte di Vantage V2. Polar dichiara fino a 40 ore in modalità allenamento, con GPS e frequenza cardiaca dal polso attivi (con possibilità di arrivare anche a 100 ore con varie modalità di risparmio energetico) e fino a 7 giorni in modalità orologio con monitoraggio della frequenza cardiaca continuo. Io l’ho provato correndo un giorno si e un giorno no e non ho mai ricaricato più di una volta alla settimana, con ancora una buona percentuale di batteria residua. Al momento, credo sia lo sportwatch con la migliore batteria che abbia mai testato.

Mappe e Koomot

Vantage V2 non ha al suo interno la possibilità di caricare mappe, ma è compatibile con una della app maggiormente utilizzate (soprattutto nel ciclismo) per creare tracciati, Komoot. Basta disegnare il proprio percorso e poi sincronizzare Vantage V2 per utilizzare questa funzionalità aggiuntiva. Per seguire il tracciato è sufficiente iniziare la propria attività, selezionare l'icona del menù Impostazioni in alto a sinistra e scegliere la voce Percorsi.

Dopo la corsa

Vantage V2 può essere sincronizzato con PolarFlow o tramite il portale su pc o attraverso al app. La sincronizzazione in entrambe i casi è molto veloce e il trasferimento dei dati avviene in automatico dopo che i devices sono stati accoppiati. 
PolarFlow può essere utilizzato per personalizzare tutte le voci e i campi customizzabili presenti sull’orologio.

Bici

Ho utilizzato Vantage 2 anche per il ciclismo, in parallelo a modelli dedicati sempre Polar. I riscontri e le funzionalità non si allontanano da quanto già visto in precedenza con l’attività di corsa

Per chi ama pedalare, Polar ha anche creato due kit in edizione limitata per la bici lanciati lo scorso marzo, che permettono di utilizzare Vantage 2 con un attacco al manubrio e fornendo il sensore per la frequenza cardiaca H10 e una borsa sottosella.

Nuoto

A causa delle restrizioni per Coronavirus non ho potuto ancora testare Vantage V2 in piscina. Polar dichiara la rilevazione automatica di stile di nuoto, distanza, andatura, bracciate (distanza e bracciate vengono monitorate anche nel nuoto in acque libere), tempi di riposo e soprattutto frequenza cardiaca, sempre senza necessità di utilizzare necessariamente una fascia cardiaca.

Confronto

Sono rimasto colpito positivamente da Vantage V2. Rispetto ai precedenti modelli Polar che ho provato ha una marcia in più. Tutte le funzionalità aggiunte permettono un monitoraggio completo delle attività quotidiane e una gestione efficace degli allenamenti. Materiali utilizzati e design lo rendono piacevole sia al tatto che all’occhio. La possibilità di misurare la potenza senza dover utilizzare un sensore esterno è sicuramente una chicca che lo distingue da tutti i modelli concorrenti. Ma anche funzioni come Hill Splitter o Training Load Pro aggiungono capacità spesso sottovalutate, ma utili. La mancanza di possibilità di archiviare musica (e quindi la conseguente necessità di aver sempre con sé lo smartphone se la si vuole ascoltare) lo trovo invece una pecca, soprattutto per un modello che di listino costa 499,99€ (anche se cercando in rete si può trovare risparmiando qualche euro, guarda su Amazon). Se siete indecisi, provatelo.