Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

Visita medica anche per le non-competitive

Visita Medica con ECG (elettrocardiogramma) obbligatoria anche per le corse amatoriali. Ho letto la notizia in anteprima su Podisti.net e subito ho cercato chiarificazioni in rete, finendo proprio sul sito del CONI Trentino, dal quale la news era partita. A quanto pare da cinque giorni (dal 4 agosto 2013, nda) è resa obbligatoria da parte di tutte le società sportive, fornire certificazione medica relative ai propri atleti anche per le corse non-competitive (ricordo che attualmente in Europa solo Italia e Francia richiedono lo stesso per gli agonisti). Cosa succederà nelle prossime tapasciate domenicali?

Io sono totalmente a favore della visita medica sportiva obbligatoria. Deve esserci ed è giusto che ci sia. Che poi il costo sia esagerato è un altro discorso. Giusta per chi decide di svolgere un'attività fisica sotto-sforzo, agonistica, al limite. E' un guaio quando si viene fermati dal medico sportivo per qualche mese, a volte più di un anno. Ma certamente, se lo fanno, è per un giusto motivo. E, a parte i casini creati uno o due anni fa, sulle diciture di rilascio (vd. triathlon, nda), mi sembra che la gestione e verifica da parte degli organizzatori degli eventi sia sempre andata liscia, senza troppi problemi. Ma introducendo una regola simile anche per gli amatori cosa succederà? Colpirà solo gli amatori delle gare non-competitive parallele agli eventi agonistici o anche le corse domenicali dove buona parte dei partecipanti sono camminatori della terza età, genitori con bambini, gruppi di amici che corricchiano una volta a settimana? Vero che basterà il certificato di buona salute del medico di famiglia, ma dovrà essere accompagnato anche dall'elettrocardiogramma (la norma parla anche della presenza obbligatoria - finalmente - di un defibrillatore. Da verificare poi come verrà attuata ad esempio lungo un percorso di 42 Km e non solo su una pista di atletica, nda). Altri costi. E il controllo? Come se non bastassero già le file chilometriche per il tesseramento FIASP degli ultimi due anni. Come complicare sempre di più le cose. O forse è solo un modo per riempire le tasche. Di seguito il testo integrale della notizia rilasciata dal sito del CONI Trentino.

"In merito al decreto Balduzzi, Vi segnaliamo quanto segue e Vi informiamo che il Coni è in contatto con il Ministero per sensibilizzarlo sulla possibilità di proroga(difficile) in considerazione della difficoltà delle società di rispettare quanto previsto entro la data del 4 agosto p.v.: Il 20.07.2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DECRETO 24 aprile 2013 (Disciplina della certificazione dell'attivita' sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita) che è quindi in vigore dal prossimo 4 agosto 2013. Nel testo integrale del decreto a parte quanto attiene all'obbligo dei defibrillatori, la cui scadenza non è immediata, esso impone da subito, senza deroghe, che quanti praticano "attività amatoriale" (art. 2.) o "attività sportiva non agonistica" (art. 3.), attività sportive le cui le modalità sono indicate dal testo, dispongano di specifica certificazione di idoneità sanitaria a tale attività, rilasciata da pediatra di libera scelta, medico di medicina generale e specialista in medicina dello sport (per l'attività amatoriale anche da altri medici, come indicato nell'allegato A). Vi invitiamo pertanto, stanti gli obblighi di legge, ad informare prima possibile di quanto in oggetto le società sportive a voi affiliate, affinchè provvedano in merito con i propri tesserati. Posto che il Decreto non ammette deroghe, posto il gran numero di soggetti tenuto ad essere in possesso in tempi estremamente brevi di certicato, posta l'oggettiva difficoltà, in particolare, di poter effettuare in tempi brevi l'ECG previsto a corredo delle certificazioni alla "attività sportiva non agonistica", il CONI provinciale si è attivato presso gli organismi competenti sia nazionali che provinciali, perchè si possa in maniera efficace venire incontro a questa emergenza ed a riguardo vi terremo immediatamente ed adeguatamente informati. La Giunta del Comitato Provinciale del CONI del Trentino."