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Il peso dei pensieri

Sapevo che il periodo tra maggio e giugno sarebbe stato un momento difficile per allenarsi pensando a gare e risultati. Non mi sbagliavo. Per prefiggersi obiettivi, miglioramenti, traguardi ci vuole tranquillità. Serenità. Non c'è nulla che possa pesare tanto sulle gambe quanto i pensieri che affollano la mente. E quando non ci si sente leggeri per poter correre, allora è il momento di correre per sentirsi liberi.

Per questo oggi sono uscito di casa con già gli auricolari fissi nelle orecchie. Avevo bisogno di non pensare. Solo svuotare corpo e testa. Non lo faccio quasi mai, ma oggi era il giorno in cui godersi solo una boccata di aria fresca e non pensare a nulla. Nemmeno alla fatica della corsa. Nemmeno al passo. E non è stato un caso che il gps si sia scaricato proprio mentre stavo correndo. Oggi era una giornata così, fatta per liberarsi dalle tensioni degli ultimi giorni e fare un po' di spazio per le prossime settimane.

Che in fondo è quello a cui la corsa serve. Ritrovare sè stessi. Avere un momento in cui rilassarsi. Sfogarsi. Ed è stato bello. Sentire il caldo e il fresco dell'alternarsi tra sole e ombra degli alberi, non ascoltare per una volta il continuo tambureggiare del passo. Correre per stare bene. Per i tempi, per gli allenamenti, per i traguardi ci saranno altri giorni. Non escludo il fatto che nei prossimi, tutto torni come prima. Ma oggi non mi andava.

Perchè in fondo correre è un po' la nostra terapia. Rimescolare le carte e rimetterle in ordine. Come quando ci si siede a tavolino e si preparano gli allenamenti, si studiano i progressi, si sognano gli obiettivi. Basta ascoltarsi per capire quando è il momento di osare o quando invece è il momento per rallentare. Primo stare bene. Poi divertisi. Vincere è solo una conseguenza.

Avrei quasi voluto incontrare un temporale primaverile. Sentire il rumore dei tuoni e il fregore della pioggia in aumento scivolare su testa e fronte. Ma mi è bastato avere una strada. Il ritmo è venuto da solo. Aumentando poco alla volta mentre i pensieri si sono alleggeriti. Liberati nell'aria. Alla fine sempre di corsa si tratta. Solo, questa volta, in un'altra delle sue mille sfumature.