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Camminata sull'Adda (Trezzo d'Adda)

Era la giornata fatta per correre. Sole, cielo azzurro, fresco e il fiume. Trezzo e l'Adda regalano sempre grandi emozioni. D'inverno con la neve e il ghiaccio, in primavera con il caldo e le belle giornate. Come lo scorso anno l'allergia comincia a farsi sentire, ma appena le gambe iniziano a macinare i chilometri tutto passa. Tantissima la gente presente alla corsa. Nessuno si lascia sfuggire un'occasione simile. Appena prima di iniziare incontro Manlio e facciamo quattro chiacchere sulle corse che ci attendono nelle prossime settimane. Partiamo uniti, quasi tutti con la maglia gialla della Martesana Corse, un gran bel colpo d'occhio. Mi piace fare gruppo. Due parole veloci mentre passiamo i primi metri uscendo dalle ultime case di Trezzo.

Una maglia rossa ci sfreccia poi affianco e riconosco Filippo che arriva dalle retrovie. Aumento il passo e mi accodo a lui lasciando che faccia il ritmo, abbastanza sostenuto. Facciamo forse un chilometro o due insieme superando un bel numero di podisti fino a quando non ci raggiunge anche Franco, mio prossimo compagno a Strongman Run e Monza-Montevecchia. Passiamo noi a tirare il ritmo e poco dopo rimaniamo soli. Man mano che passano i chilometri mi ritorna in mente il percorso fatto lo scorso anno. Passiamo Cornate per poi arrivare a Paderno attraversando tutte le campagne che riempiono la sponda alta dell'Adda. Superiamo e salutiamo Iacopo partito poco prima di noi per il suo lungo. Ci lasciamo alle spalle i primi 12 Km in poco più di 49', poi iniziamo a scendere verso il sentiero che costeggia l'Adda, per il ritorno. La discesa è ripida e segna le gambe ora che arriviamo in basso. Faccio quasi fatica a ripartire al giusto ritmo. La sponda che torna verso Trezzo la conosco quasi come le mie tasche: prima il pezzo che affianca le rapide appena dopo il ponte di Paderno, poi il fiume si allarga fino alla prima diga; sentiero ghiaioso per cinque-sei chilometri e poi l'arrivo alla canottieri. Ultimo strappo in salita e siamo arrivati. Manteniamo sempre un buon passo. Franco fa un po' più fatica avendo una preparazione diversa dalla mia, mentre io sento le gambe che cominciano ad essere più leggere rispetto alle scorse settimane. Salutiamo anche Carmen con Antonio e poi Ivana con Fabrizio. Qualcuno prova ad accodarsi ed a seguirci al nostro ritmo, ma al primo ristoro che incontriamo lo perdiamo. Incrocio anche Cecco che non vedevo da parecchio tempo. Mi accorgo di stare bene, anche se le gambe non sono fresche. Qualche piccolo crampettino si fa sentire soprattutto sulle cosce. Quando mancano circa quattro chilometri all'arrivo Franco rallenta, mentre io proseguo da solo l'ultimo tratto. La parte più critica è il salitone dopo la centrale elettrica: un lungo biscone che ci riporta in cima alla sponda del fiume e dentro a Trezzo. Rallento un po', ma chiudo i 26 Km totali in 1h 46' 10", un abisso rispetto allo scorso anno. Mentre aspetto che Iacopo finisca i chilometri di giornata altra bella sorpresa, quando davanti al ristoro finale incontro anche Davide, il "Gladiatore" di The Run. Un abbraccio sincero e un arrivederci alla Milano City Marathon tra due settimane. Mi scappa solo Ivana, che non riesco più a trovare. Più veloce della luce. Unica nota negativa di giornata, la foratura superiore delle scarpe. Non m'era successo più con l'ultimo paio. Devo correre subito ai ripari e soprattutto fare un rapido calcolo di quanti chilometri hanno già fatto.