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Scarpe nuove, gambe quasi

Credevo che questa settimana sarebbe stata un mezzo disastro dopo le fatiche del Rewoolution Raid. Soprattutto la tappa di sabato aveva lasciato strascichi e pensieri non proprio positivi sul recupero. Pensieri che già andavano alla tappa di settembre a Torbole, in cima al Lago di Garda, quando dopo una settimana dovrò poi correre la prima Strongman italiana. Ho pensato più volte se davvero riuscirò a correre due gare così pesanti in otto giorni. Mi sentivo veramente a pezzi sabato sera e credevo che in questi giorni avrei patito le pene dell'inferno. Ieri mi sono preso un giorno forzato di riposo. Stasera invece, molto sul tardi per non patire il caldo, ho infilato le scarpe nuove e sono uscito.

Anche solo avere ai piedi le nuove Jazz è stato un sollievo. Ho sentito istantaneamente la differenza con il vecchio paio, ma anche e soprattutto la comodità rispetto alle calzature dell'ultimo week-end, fradice e piene di fango. Avevo timore per collo e schiena che in queste ore sento un po' indolenzite, ma nessun problema anche in quello. Sono partito tranquillo con le gambe che hanno fatto da sole il loro ritmo. Primo chilometro a 4' 30" e poi sempre più veloci. Sentivo le ginocchia salire, le braccia accompagnare bene il movimento, il fiato ritmato. Mi sono sentito bene ed ho cercato di non spingere né di forzare per non appesantire ulteriormente i muscoli già abbastanza provati. Il prossimo vero appuntamento è domenica alla Dieci Miglia di Colonia ed è lì che le gambe devono girare. Devo dare anche io la mia lezione privata alla signora Merkel. Solo 10 Km per sciogliere le gambe, ma alla fine ne è uscito un buon allenamento chiuso in 39' 31". Un po' di fatica nel finale, ma avendo allungato anche l'utlimo chilometro a 3' 40" non potevo certo pretendere di essere fresco all'arrivo.

Giovedi mattina poi, finalmente dopo settimane che proviamo ad incastrarci, ritornerò sulle salite di Bergamo per un allenamento in compagnia di Paola Sanna, pluricampionessa italiana di ultramaratona. Quante cose ho da imparare ancora e non vedo l'ora.