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Positivo e negativo

Come sempre dipende da che lato si guarda la medaglia. E quante sfumature aggiungere. L'uscita di ieri è stata sotto certi aspetti un disastro, sotto altri un buon segno. Iniziamo da ciò che è andato male. Come sempre la gamba (entrambele gambe) mi ha dato fastidio subito in partenza, nella solita posizione tra tendine e soleo, basso polpaccio. Il muscolo destro si è ripreso subito, mentre il sinistro ha avuto bisogno di almeno una decina di minuti. Poi tutto è andato liscio per tutti i chilometri di allenamento. Avevo deciso di provare a fare l'uscita più veloce della settimana sui 12 Km, ma mi ero ripromesso di partire piano e spingere solo dopo il giro di boa. Sono partito piano, ma appena la gamba è iniziata a stare bene ho subito tirato troppo, un 3' 50" che ho pagato caro subito dopo.

Al giro di boa non avevo più nè gambe nè fiato. E la cosa non mi è piaciuto per nulla. Avevo un ottimo intertempo sui 24', ma la seconda parte è stata tutta di sofferenza. Ho rallentato e tenuto un ritmo lento fino all'arrivo, soprattutto per evitare di peggiorare la situazione muscolare. Ho corricchiato, non senza fatica, fino a casa chiudendo l'allenamento come il peggiore della settimana in 50' 13". Tempo d'altri tempi. Mentre facevo stretching ho incontrato Luca, amico di vecchia data, e ne ho approfittato per fare due chiacchiere. Parlando con lui sono cominciati a girarmi in mente i pensieri un po' più positivi. In effetti da solo non ci avevo pensato. La temperatura e soprattutto l'umidità di ieri erano parecchio alte. Rispetto a martedi quando ho corso con la pioggia, ieri era altra cosa. Certo non i 35°C di agosto, ma comunque una temperatura estiva. E in effetti qualche problemino potrebbe avermelo dato. Di positivo c'è che sono riuscito a correre per tutta settimana. Il fastidio c'è ancora, ma sono riuscito a gestirlo. Certo è da fare passare, ma per lo meno ho potuto riprendere a correre. Questa è la cosa che più mi deve importare. Correre e riprendere. Era da tempo che non facevo così fatica, ma soffrire è piacevole, sudando. Quando non lo puoi fare è molto peggio. Domani poi è tempo di gara. Purtroppo farò solo uno dei tre giri previsti alla corsa di Parma, ma non credo che sarei in grado di fare di più. E' comunque un inizio. Poi, voltando una pagina alla volta, arriveremo alla fine per scoprire il finale. Speriamo non sia un thriller.