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Ripetute 6x500 rec.500

Non so nemmeno più da quanto tempo non facessi una serie di ripetute. Prima lo stato di forma alto e le continue gare poi l'infortunio hanno fatto sì che fino ad oggi continuassi a rimandarle. E non fare ripetute vuol dire non progredire. Rimanere con i piedi incollati a terra. E' da ieri che non vedevo l'ora di ricominciare, di riprovare l'ebrezza di trovarmi senza un briciolo di energia, con le gambe doloranti e pesanti, il fiato corto e la gola bollente. Beh, stasera mi sono sentito esattamente così, distrutto. Visti i prossimi obiettivi e la disabitudine alla tipologia di allenamento ho optato per delle serie da cinquecento metri sui 10 Km. Non mi sono posto obiettivi, anche perchè non sarei stato in grado assolutamente di prefiggermi un ritmo. Ho lasciato che fossero gambe e fisico a decidere quale fosse l'andatura giusta e il giusto recupero.

Immerso nel buio della notte sono arrivato sull'alzaia maledicendo i sedici chilometri fatti ieri. Gambe decisamente pesanti e un po' di stanchezza residua. Ma quanta voglia. Appena attraversato il ponte di Bellinzago sono partito con la prima serie, cercando di trattenermi il più possibile per non trovarmi sfiancato dopo solo due chilometri e mezzo. Tutto sommato le ripetute brevi finiscono anche abbastanza in fretta. Vero che avrei dovuto avere un ritmo nettamente superiore a quello di un mille, ma vista la forma tutto quello che è venuto è manna dal cielo. Un po' lenta la prima, ma poi ho ingranato alternado il mezzo chilometro di ripetuta col recupero, di cinquecento in cinquecento per sei volte di fila, rimanendo sempre tra i 3' 30" e i 3' 40" come velocità. Il buio mi ha dato un po' fastidio, perchè il passo più veloce avrebbe anche bisogno di un apporto un po' più consistente della vista, per evitare inutili infortuni. Mi sono anche controllato abbastanza bene cercando di allungare la falcata e alzare le ginocchia. La temperatura leggermente più fredda delle altre sere è stata un leggero fastidio in più, come fastidio ho anche sentito all'esterno del gemello sinistro. Dolore che mi esce quando spingo un po' di più. Dovrebbe essere solo affaticamento, ma vedremo domani con un po' di Tecar come va. Nel ritorno verso casa, negli ultimi due chilometri, ho faticato un po' di più nonostante stessi defaticando per recuperare prima di fermarmi. Non avevo la minima idea del tempo che stessi impiegando. Tutto sommato sono rimasto in linea con le ultime settimane, finendo i 10 Km in 40' 05". Per lo meno non sono peggiorato.

Oggi poi mi sono sentito con Cris che dopo le buone corse di questi giorni e contagiato dal video ufficiale (sorpresa al minuto 1' 45") della Milano City Marathon 2012 uscito in questi giorni si è anche lui iscritto alla Maratona di Milano del prossimo aprile. E già da domenica correremo insieme a Carugate. Stiamo arrivando.