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Buon anno passeggiando sui colli di BG

Bergamo bianca. Questa la sorpresa più gradita, scoperta poco a poco risalendo le strade verso l'Alto della città. Gradi che scendono ad ogni metro in su e pioggia che si trasforma in neve sempre più soffice, sempre più bianca. Giardini, muretti, tetti, strade ricoperti da pochi centimetri bianchi immacolati, tempestati da mille passi da running. Sali e la fatica si trasforma in emozione, voglia di andare sempre più in alto e di non fermarsi più.

Reputo questa la gara più bella che si corra a Bergamo per la completezza del suo percorso che si lascia indietro solo l'attraversamento del centro di Bergamo alta. Ormai in ogni inverno è un appuntamento fisso del nuovo anno. Ed ogni volta ci regala qualche cosa di diverso. Per Chiara è stata la prima volta e credo non se la dimenticherà così facilmente. Un po' meno gente rispetto gli altri anni, dovuto alla pioggia e al freddo. La lunga carovana che solitamente si snoda per i primi chilometri di tracciato dietro la stazione non c'era. Anzi, incredibilmente siamo stati praticamente soli per quasi tutti i primi chilometri. Quando la strada comincia a salire verso Porta Sant'Agostino cominciamo la vera corsa. Il tempo è decisamente inclemente. Temperatura intorno agli 0°C e goccioloni di acqua mista a neve. Fa freddo e si sente parecchio. Stiamo insieme i primi chilometri, anche perchè scaldarsi non è comunque facile. Voglio accompagnare Chiara fino all'inizio delle prime vere salite almeno. Le strade sono già piene di picio-pacio che rende abbastanza incerta la salita. Anche se quello che più mi preoccupa maggiormente in realtà è la discesa. Passiamo Porta Sant'Agostino e ci ritroviamo al campo base della Rewoolution Raid di luglio. Faccio un po' da cicerone, spiegando dove erano le tende, le docce, le ubicazioni delle prove. Testiamo la scarpe ridiscendendo subito dopo verso Valverde. Il primo intoppo è la stringa destra che mi si scioglie, strano. Anche se sta succedendo un po' troppo spesso ultimamente. Ancora qualche centinaio di metri insieme e poi alla salita seguente aumento un po' il passo. So che ormai per almeno quattro chilometri non ci sarà altro che salita, interrotta da qualche breve pezzo più o meno orizzontale. La neve rende il ciottolato un po' più scivoloso, ma è meglio rimanere sui sassi cementati piuttosto che sui lastroni a lato strada dove la presa della suola è ancora più debole. La situazione metereologica cambia quasi subito, non appena i metri aumentano. Un po' più freddo e un po' più di neve. Il passo è quello che è ma la situazione non è serto quella adatta a correre veloce. Risalgo le viottole strette per ridiscendere poi verso la Marianna. Un piccolo rifiato e poi di nuovo su verso San Vigilio. Ogni volta questa salita è un supplizio, dato che non mi ricordo mai quanto è davvero lunga. Si sale e le strade diventano sempre più bianche e asciutte d'acqua. L'ultimo tratto è spettacolo puro. Colline ricoperte di neve immacolata, nessun'auto in giro. Solo batter di piedi e chiacchiericcio di chi cammina in salita. La presa nella neve asciutta è più semplice e anche correre più piacevole. Saluto qualche amico martesano e poi mi butto a capofitto dal Roccolo, sul versante Valbrembo. Come da consigli del professor Massini, lascio che siano le gambe a decidere l'andatura. Si scende e comincia a fare freddo. Piano piano anche l'ambiente cambia, ritornando ad essere bagnato. Lo strato di neve annacquata sulla strada infradica completamente i piedi e i pantaloni lunghi fino alle ginocchia. Anche i guanti fradici dalla pioggia tentano di congelare le mani. Però scendere è più veloce che salire e nel giro di qualche decina di minuti sono di nuovo all'incrocio del ristoro alla Marianna dove prendo per l'ultimo tratto che riporta verso Bergamo città. Secondo intoppo e anche la scarpa sinistra si slaccia. Forse non è un caso. Scendendo fortunatamente anche la pioggia cessa e riusciamo a correre l'ultimo tratto piano sul lungo vialone di papa Giovanni XXIII con buon passo. Tengo bene gli ultimi tre chilometri, trainato da un inconsapevole runner qualche metro davanti a me. Diversamente dai cartelli segnalatori degli organizzatori i chilometri non sono venti ma 19 Km e la cosa positiva è averli chiusi con qualche minuti in meno rispetto lo scrso anno, 1h 32' 30". Chiara arriva poco dopo e non smette di ripetere "ma quanto è bella Bergamo alta?". Ma oggi era Bergamo bianca.