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Tocc insema per le strade de Puntirol

Avrei voluto dire Buona la prima, ma dovrò rimandare. Prima, l'inizio del nuovo Campionato Amatori Mulino Vecchio GPA. Come ogni anno ci siamo ritrovati a Pontirolo, nella bergamasca, nella ormai classica tapasciata che ogni stagione dà il via alle nostre corse. E come ogni anno non è mancato neppure il freddo, gelido, tagliente, nonostante poi la mattinata sia stata comunque soleggiata. Il termometro ha segnato -4°C (percepiti -7°C). E comunque ci siamo ritrovati in tanti. Tra tutti, chi mi ha fatto più piacere in assoluto vedere è stato Massimo, a più di un anno dalle sue ultime apparizioni. Speriamo che il suo calvario sia finito e che ricominciamo a trotterellare insieme come una volta.

Per il resto ho ripreso dove ho lasciato. Partiamo in gruppo, ma dopo un centinaio di metri rimaniamo subito soli io e Filippo. I piedi freddi e la temperatura gelida mi hanno consigliato di aumentare il ritmo immediatamente anche se avrei voluto fare un po' di strada con Massimo, Zio e Iacopo. Chiacchieriamo, e dopo un primo chilometro un po' blando sui 4' 22" ingraniamo la marcia e aumentiamo decisamente il ritmo. Nonostante il cross di ieri pomeriggio a Monza, le gambe sembrano girare a meraviglia. Ho proprio voglia di correre e di provare le scarpe nuove ancora immacolate (nei prossimi giorni dedicherò post apposito alle Saucony Jazz, nda). La prima novità che incontriamo è il cambio di percorso che prendiamo al contrario rispetto agli altri anni, scendendo lungo la strada che porta verso Fara Gera d'Adda. Prima parte completamente in discesa. I chilometri passano e il ritmo aumenta sui 4' 06" di media. Attorno al quinto chilometro Filippo rallenta e rimango solo. Parlare ha fatto passare in fretta i primi chilometri e avrei preferito rimanere in coppia ancora un po', come settimana scorsa con Iacopo. Però tutto sommato sto bene e proseguo senza pormi limiti, anche se so che non potrò reggere il passo fino alla fine. Il percorso prevede 21 Km, ma il mio programma di allenamento oggi dice 24 Km. All'arrivo aggiungerò i mancanti. Mi ritrovo quasi subito lungo il serpentone di curve che porta verso Treviglio, strada corsa e ripercorsa più volte. Poco prima del non chilometro una brusca deviazione sullo sterrato ci rimanda verso Badalasco. Affianco un amatore di Vignate che non appena si vede sopravanzato comincia ad allungare deciso il passo. Io mi accodo e per due chilometri mi lascio trascinare a 4' 03". Dopo il ristoro praticamente ci dividiamo. Tocchiamo appena Treviglio risalendo verso la Geromina, sempre tutte strade ripercorse al contrario rispetto al solito. Mi accorgo che la pendenza, correndo in senso inverso, è decisamente fastidiosa. Forse per quello l'arrivo a Treviglio, di solito in discesa, è sempre meno critico. Svoltiamo a destra verso il lungo rettilineo che porta a Castel Cerreto e comincio a sentire le gambe pesanti. Ne approfitto per prendere l'unico gel che ho con me. Prevenire è meglio che curare. E infatti in corrispondenza del 15 Km, quando l'asfalto diventa sterrato per i restanti chilometri, le gambe vanno decisamente in crisi. Probabilmente sarà stata la gara di cross, forse il ritmo troppo alto all'inizio, fatto sta che rallento decisamente il passo. Sarà bene che me ne ricordi tra due settimane quando ci sarà la Maratonina di Treviglio. Non sono per nulla soddisfatto del passo che sto tenendo, ma non voglio e non posso esagerare. Lascio scorrere i chilometri lungo i sentieri di campagna che prima ci portano a Pontirolo e poi ci allontanano ancora. Quando la distanza finale si avvicina mi riprendo leggermente e ritorno su ritmi accettabili. I cartelli chilometrici nella seconda parte di percorso sono completamente sballati. Allungo leggermente nell'ultima parte tra le viette del paese e chiudo i primi 21 Km in 1h 28' 04". Per nulla soddisfatto. Riprendo subito per chiudere l'allenamento di giornata e ripercorro al contrario l'ultimo chilometro e mezzo salutando i compagni della martesana che incontro. E' solo defaticamento e al 22,5 Km ritorno per la seconda volta verso l'arrivo. Le gambe hanno fatto in tempo a raffreddarsi per il ritmo troppo basso e comincio a sentire qualche principio di crampo a flessori e polpacci. Quasi all'arrivo il gps suona per l'ultima volta e mi ferma definitivamente dopo 1h 43' 38", che nonostante tutto diventa il mio miglior tempo sulla distanza. Ci sarà ancora solo un week-end di doppia corsa, poi rimarrà solo da aspettare di sentirne i benefici tra qualche mese.