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[M] Sett.09 - Ripetute 3x3000 rec.1000 [A2]

Sapevo bene a cosa sarei andato incontro con l'ultima seduta di ripetute. Ed è incredibile come il corpo, ma soprattutto la mente, reagisca conoscendo già quello che gli aspetta. Dopo l'allenamento di martedì, blando, pesante, faticoso, non avrei mai scommesso su me stesso. Ma ancora prima di uscire in strada qualche segnale lo avevo avuto. E percepito. Dopo la pioggia caduta per tutta la giornata il cielo ha cominciato ad aprirsi. Aria fresca. E soprattutto luce. Ho calcolato di poter riuscre ad andare e tornare prima che il tramonto finisse. E così è stato.

La seduta giornaliera prevedeva tre serie da tre chilometri a 3' 40" con recupero di mille metri a 4' 05". Avevo già anticipato al prof. Massini, in settimana, che non sapevo se ce l'avrei fatta a tenere i ritmi. D'altronde dopo le ripetute di sette giorni fa, qualche segnale lo avevo già avuto. Ma ho anche detto che ci avrei provato. Mai partire già sconfitti. Se la mente non pensa di potercela fare, il corpo, non lo farà. Ho anche optato per andare ancora in direzione Gorgonzola, come per il 15 Km del giorno prima e diversamente di quello che faccio di solito, avendo un riferimento fresco. Ma soprattutto calcolando che l'attraversamento pedonale al semaforo lo avrei fatto durante il chilometro di recupero. Al primo bip del gps dopo il riscaldamento ho lanciato le gambe. Le ho sentite pesanti da subito, condizionate dalle corse degli ultimi tre giorni e già da primo intermedio ho visto che i 3' 40" sarebbero stati un'utopia. Ma non ho mai mollato l'obiettivo dei 3' 45". Mi sono pentito quasi subito di aver preso la destra al ponte di Bellinzago, quando mi sono reso conto della non uniformità del terreno. Non un gran dislivello, ma tratti di falsopiano con salitelle e discese alternati che rompono, anche se di pochi secondi, il ritmo. Ma ho tenuto, avendo ben presente fin dove avrei dovuto tenere il ritmo, alzando gli occhi davanti per vedere il mio obiettivo. Non tantissima gente in giro. L'anca mi ha dato un po' fastidio, ma non eccessivamente. Proverò a verificare oggi con Fulvio cosa potrebbe essere. Ormai è qualche settimana che va avanti. Al termine del primo blocco mi sono ritrovato distrutto, ma soddisfatto. Ma anche incredulo di poter ancora sopportare il doppio della fatica. Anche il recupero è stato un po' più lento di quanto previsto, 4' 20", ma in linea con quanto già fatto nelle ripetute sia da mille che da duemila. Il giro di boa è anche stato il giro di volta, vedendo ormai solo la strada verso casa avvicinarsi. Durante il secondo recupero ho anche incrociato Filippo, appena partito per il suo allenamento quotidiano. Peccato averlo incrociato proprio poco prima dell'inizio della terza serie. Il piccolo sottopassaggio a metà dei tre chilometri ha lasciato il segno, facendomi rallentare di qualche secondo di troppo, ma poi è stata solo una lunga e veloce discesa verso l'ultimo bip. Non ho mai guardato il tempo totale sperando di stare intorno all'ora totale. Solo una volta finita la seduta ho avuto la conferma di quanto buona fosse stata, con una media di 15 Km/h e un tempo totale di 1h 00' 31". Un anno fa puntavo ai sedici all'ora, ma sono soddisfatto della forma che sto raggiungendo, poco sotto a quanto avevo lasciato. La stessa seduta di ripetute dello scorso anno era stata praticamente uguale. E a testimoniarlo è anche il nuovo personale sulla distanza, che non cambiava da quasi due anni. Adesso so che ce la posso fare.