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Parco di Monza

Si fa quel che si può. Quando si devono incastrare corsa, commissioni ed appuntamenti è come giocare con i puzzle. Così tutto in una sera siamo riusciti a giocarci tutto quello che la corsa può regalare insieme: allenamento, scarpe nuove e cena con amici post-gara. Primo appuntamento da Affari&Sport per non arrivare in ritardo sugli sconti estivi. Quando cambi tre o quattro paia di scarpe l'anno bisogna anche fare i conti in tasca. Quattro chiacchiere veloci con Michele e Valentina, qualche prova di scarpe rinnovate e poi ci siamo proiettati tra il fresco e gli alberi del Parco di Monza.

Fresco del tutto relativo. Perchè appena cominciato a correre l'umidità è uscita in un lampo. Come mi ero ripromesso martedì ho provato a partire lento per una leggera progressione con l'avanzare dei chilometri. Come non averlo mai pensato. E' più forte di me. Appena le gambe si sono scaldate il ritmo è subito salito, pur senza forzare. Così non mi è restato che provare a mantenerlo costante fino alla fine degli 8 Km, ritrovandomi poi però nella parte finale a soffrire parecchio ed a rallentare. Non conoscendo i percorsi all'interno del parco ho iniziato a correre orientandomi ad occhio. Ho provato ad immaginare un possibile circuito e svoltando a sinistra ad ogni bivio alla fine sono riuscito a ritornare verso il punto di partenza. Circa 3,5 Km che ho percorso per due volte. Le sensazioni non sono state buonissime. Prima la fatica. Sembrava una serata fresca ed invece il caldo è fuoriuscito comunque, insieme alle zanzare che sono riuscite a pungermi anche in corsa. Ma la cosa che più mi ha preoccupto è stato un dolore al ginocchio sinistro che mi ha accompagnato per tutto il tempo. Mi è sembrato fosse in zona bandeletta, ma non sono riuscito a capire a cosa fosse dovuto. Passando tra i viali larghi e più minuti, tra le centinaia di alberi del parco, non mi ha fatto godere nemmeno per un attimo della pace e della tranquillità. Mi sono quasi accorto a malapena anche dei tanti podisti che ho incrociato, quasi tutti in senso contrario al mio. In effetti mi ero accorto che i nuovi percorsi segnalati indicavano tutti il senso in direzione opposta, ma non avevo avuto il tempo di studiarmeli realmente. Sarà per le prossime volte. Si, perchè ho voglia di provare a correrci in condizioni decenti per riuscire a godermelo almeno un po' di più. 33' 47" di corsa, un cambio veloce di vestiti e poi appuntamento a casa di Pier ed Elena, con i compagni della Monza-Resegone. Ci eravamo lasciati in condizioni critiche, ma davanti a pane, salame e un bicchiere di vino tutto è stato più semplice.