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Nike Pegasus +30 e TomTom Runner

Giornata di test. Un po' a sorpresa oggi corsa all'insegna delle prove. Avevo messo in conto ieri di inaugurare la nuove Nike Pegasus +30 prima dei ventuno chilometri di domenica prossima alla Maratona di Firenze. Quello che non avevo invece previsto era l'arrivo anche del nuovo TomTom Runner gps, rimandatomi dopo i problemi di batteria riscontrati nel modello precedente. Ma visti gli allenamenti blandi di questa settimana non ci sarebbe stata miglior occasione per provare in corsa tutto quanto. Oltretutto accompagnato anche da un mezzogiorno di quasi-sole dopo tutta la pioggia di questa settimana. Meglio non sarebbe potuta andare.


Nike Pegasus +30

La prima sensazione non appena ho calzato le nuove Nike Pegasus +30 è stata strana. Confermata anche dopo i primi passi di corsa. L'avampiede è stato molto scaricato. Anche ad occhio è facilmente visibile la differenza di ammortizzazione tra tallone e punta. Una sensazione piacevole, soprattutto per chi è abituato a correre con scarpe più rigide. Mi è sembrato di avere maggior controllo in fase di spinta e di appoggio. Al contrario, probabilmente perchè nuove, la parte del tallone sembra invece spronfondare nella schiuma cushlon che dà ammortizzazione (troppa per come sono abituato io) e contemporaneamente elasticità al momento dell'atterraggio. Come i modelli precedenti, non è certo una scarpa da ritmi veloci, anzi. Sicuramente molto più adatta ai ritmi lenti e a chi ricerca morbidezza nell'appoggio. Sono però curioso di vedere come reagirà con l'aumentare del ritmo. La tomaia non presenta cuciture, come è ormai caratteristica di tutti i modelli running di Nike. Il peso non è proprio leggero con i suoi 306 g, ma non è certo un modello da prestazioni. Non nego che già oggi le ginocchia si siano un po' lamentate, ma è anche necessario dare prima il giusto rodaggio.

Lasciate le prime sensazioni alle scarpe, ho pensato poi al TomTom Runner. Subito dai primi giochini fatti tra i vari menu mi è sembrato molto più reattivo rispetto a quanto succedeva col modello precedente. E' molto probabile che avesse qualche problema congenito di software. Le impostazioni sono rimaste tali e quali per cui non ho dovuto fare altro che farlo partire e controllarlo durante l'allenamento. La ricerca del segnale gps è stata veloce, neanche trenta secondi. Esteticamente, nonostante il cinturino sia stato cambiato sia nella forma che nel colore, è ineccepibile. Il rilevamento dei vari lap è andato invece diversamente dal solito: se nelle vecchie prove Garmin e TomTom procedevano praticamente di pari-passo, questa volta qualche piccola differenza c'è stata. Qualche metro, a volte in più a volte in meno, che alla fine hanno fatto risultare una quarantina di metri di distacco. Certo, una percentuale bassissima sui 12 Km totali, dovuta probabilmente anche alle numerose curve lungo il percorso. Oggi ho poi voluto prestare particolare attenzione al rilevamento istantaneo della velocità, che personalmente ho sempre ritenuto superfluo e poco attendibile. Su qualsiasi gps. Devo invece dire che non si è ma scostato di molto dalla media chilometrica poi rilevata. Certo, non può essere preso com un dato preciso, ma come riferimento di andatura sembrerebbe affidabile. Sono curioso di provarlo tra palazzi e curve. La batteria che era stato l'elemento che maggiormente mi aveva dato problemi nelle scorse prove sembra invece funzionare perfettamente. Nei prossimi giorni avrò sicuramente un risultato più affidabile anche su questo parametro.

L'allenamento è proseguito bene, con un occhio attento alle scarpe e l'altro attento al gps. Completamente a sensazione. La finestra di quasi-bel-tempo di metà giornata me la sono goduta appieno, nonostante il doppio strato di maglie fosse forse un po' troppo. Ho incontrato anche chi era in completa tenuta invernale, ma ormai non mi stupisco più di nulla. Le gambe sono un po' affaticate ma non me ne preoccupo. Credo sia sufficiente un po' di ritmo per farle riprendere. Spero solo che le ginocchia non soffrano troppo, come capitato a luglio, per le prove dei nuovi materiali. Ho allungato il percorso di due chilometri rispetto a ieri nella zona industriale di Caponago, dove ormai ho chiaro quali possano essere le strade giuste per correre. 52' 23" la pausa corsa prima di rientrare in ufficio. Lavorare così è tutt'altra cosa.