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Il terzo giorno

Terzo giorno consecutivo di corsa ed alla fine la fatica è uscita. L'ho presa con molta calma oggi sapendo che le gambe non avevano ancora assorbito i ventiquattro chilometri in due giorni. Un po' mi sono autoinfluenzato sapendo che la distanza sarebbe dovuta essere minore rispetto ai giorni scorsi. Peccato che avessi sbagliato a guardare il programma e che invece degli 8 Km corsi a 4' 30", ne avrei dovuti aggiungere altri quattro più veloci. Ma per come è andata oggi, va bene così. Ho ascoltato le gambe, il fisico e la testa. Oggi avevo bisogno di scarico.

Forse un po' di fatica è dovuta al caldo portato dal sole. Giornata bellissima. Cielo azzurro e sole caldo. Giornata da pantaloncini e maglietta. Peccato che stamattina quando ho fatto la borsa non ho pensato di portare anche una divisa più leggera. La maglia a maniche lunghe è stata troppo per me. E non so come facessero a correre la maggior parte di quelli incrociati sul Naviglio in tenuta invernale, paracollo, guanti e cappellino! Sembrava di essere ad una tapasciata piuttosto che all'ora d'aria di pausa pranzo per quanto fosse popolata l'alzaia. Sono forse partito un po' troppo forte, ma mi sono subito poi regolato su un ritmo appena sotto i 4' 30" al chilometro. I polpacci continuano a darmi fastidio. Spero che passi presto questa sensazione perchè non è per nulla piacevole. Nel ritorno ho sentito proprio il bisogno di arrivare. Stanco, senza fiato, con le gambe pesanti dopo soli 35' 41". Una brutta corsa, nonostante la giornata bellissima. Non me la sono goduta molto. Spero di rifarmi nel week-end al mare.