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Sabato mattina

Sabato di vigilia e sabato di cross. Praticamente un sabato di corsa, in tutti i sensi. E sabato anche fuori stagione. Oggi pomeriggio 15,5°C tra le colline di Oggiono, al Campionato Brianzolo di Cross. Non ho corso ma ho sudato ugualmente. Tra l'altro, località dove fino ad oggi credevo non arrivasse mai la bella stagione, avendo sempre trovato solo freddo, pioggia e neve. Invece oggi ad accoglierci un prato verde ed immacolato, con la Grigna e il Resegone imbiancati a farci da spettatori. Peccato non aver corso. Ma il mio lo avevo già fatto questa mattina lungo la mia alzaia. Un lento prima dei diecimila di domani a Treviglio, mezza-mezza, per provare ad accompagnare Chiara nel finale di gara. Tra l'altro, sarà la prima volta che non la corro (davvero).

Freschino quando sono partito da casa questa mattina. Sapevo che sarebbe uscito il sole in giornata, ma speravo di trovare più caldo. Ci ho messo quasi tre chilometri per riuscire a scaldarmi. Ma oggi maglietta e pantaloncini erano d'obbigo. Avrei dovuto fare lavoro di qualità, ripetute brevi come la scorsa settimana, ma visti i diecimila di domani 10 Km sono stati anche oggi. Di lento, giusto per muovere le gambe. Io le ho mosse, ma in realtà erano loro che non lo volevano fare, un po' intorpidite dal fresco, un po' ancora addormentate dalla sveglia tarda, un po' stanche dal lavoro settimanale. Ma l'importante è che girino domani. Tanta gente sul Naviglio, tutti novelli. Li ho osservati uno dopo l'altro mentre li superavo o li incrociavo. C'era la ragazza supertecnologica con giubbettino-cappuccio-ipod che correva con le mani in tasca, la coppia di amici sposati in cerca di strada su cui lasciare chili di pancetta, l'instancabile vecchietto con l'immancabile canotta anni '80 sopra al completo invernale, il tapascione ultra-pronatore con le scarpe più leggere del mondo. Una folta fauna che ogni anno si rinnova lungo l'alzaia, ogni anno con nuove peculiarità, ma sempre interessante. Io ho fatto il mio cecrando di non esagerare nè col freno a mano nè con l'acceleratore. Ed ho portato a casa il mio allenamento in 44' 10", senza infamia e senza gloria. Domani si fa un po' più sul serio. Settimana prossima poi tocca davvero a me.