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E' più facile

Oggi avrei potuto continuare all'infinito. Mi sarebbe servita solo una strada, dritta, piatta. Una lunga striscia di terra davanti e l'orizzonte che compare poco alla volta. Il forrest-gump della Martesana. Avevo voglia di uscire e le gambe avevano voglia di macinare chilometri. Ancora tutta adrenalina residua dalla gara di domenica. Non avevo ancora corso e anche l'euforia ha bisogno di essere sfogata. Ma soprattutto quando le cose migliorano, quando vanno bene, quando i risultati arrivano si ha sempre più voglia di ricominciare, di andare avanti. E allora, eccomi qua.

Solo un lento di 10 Km per cominciare la settimana. Ma a differenza delle ultime le gambe volavano. Nessuna pesantezza, nessun dolore. I poteri della mente. Anche il clima mi è sembrato decisamente più fresco. Sole a sprazzi e un'aria fresca, prima contraria e poi a favore. Ormai canottiera e pantaloncini sono diventati la mia divisa ufficiale, eppure lungo il Naviglio sono riuscito add incontrare ancora gente con pantaloni lunghi e maglia a maniche lunghe. Come fanno non lo so. Io ho corso godendomi la giornata, la pausa dal lavoro, ripensando chilometro dopo chilometro alla CorriTrieste e ai mesi che stanno per arrivare. 44' 26" di puro piacere che sarebbero potuti diventare molti di più. Infinitamente di più. Quando a gennaio programmavo i mesi a venire tra paura e incertezza, speravo di essere esattamente qui dove sono. Non sapevo se realmente avrei potuto farlo, ma ci ho provato. E adesso mi ritrovo ancora allo stesso punto, ma un po' più veloce. So dove voglio arrivare, so come fare. So anche che chi mi affianca in questa sfida ci crede come me, forse di più. E come mi ha scritto Fulvio ieri dopo la gara, mai mettere limiti ai sogni.